Svolta Auto Ue ufficiale: addio allo stop totale del 2035, apertura per ibride, motori termici e biocarburanti

Svolta Auto Ue ufficiale: addio allo stop totale del 2035, apertura per ibride, motori termici e biocarburanti

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La Commissione Europea rivede i target: l’obiettivo di riduzione scende al 90%. I motori tradizionali potranno sopravvivere se compensati da carburanti sostenibili o acciaio green. In arrivo incentivi per le city car elettriche prodotte nel Vecchio Continente.

STRASBURGO – Martedì 16 dicembre segna un cambio di passo decisivo nella strategia climatica dell’Unione Europea. Dopo mesi di serrate trattative e forti pressioni – in primis da parte della Germania, preoccupata per la tenuta della propria filiera industriale – la Commissione Europea ha presentato una revisione sostanziale del regolamento sulle emissioni. Il dogma del “tutto elettrico” viene accantonato: dal 2035 non sarà più obbligatorio azzerare totalmente le emissioni allo scarico, ma ridurle del 90%.

Il salvagente del 10% 

La nuova architettura normativa apre una finestra di sopravvivenza per le tecnologie che sembravano condannate. Quel 10% di margine residuo consentirà infatti la commercializzazione di veicoli ibridi plug-in, auto dotate di range extender e persino modelli con motore a combustione interna. Tuttavia, questa flessibilità non è gratuita. Come chiarito dal commissario al mercato unico Stéphane Séjourné, ogni emissione aggiuntiva dovrà essere neutralizzata a monte. Le case costruttrici potranno colmare questo gap attraverso un sistema di crediti volontari, ottenibili dimostrando l’utilizzo di acciaio a basse emissioni di carbonio (rigorosamente “Made in EU”) o l’impiego di carburanti moderni, come i biofuel avanzati e gli e-fuel.

Offensiva sulle piccole elettriche 

Per contrastare la concorrenza asiatica e democratizzare la mobilità a zero emissioni, Bruxelles ha delineato una strategia specifica per le vetture elettriche compatte, con una lunghezza non superiore ai 4,20 metri. Il piano prevede una serie di agevolazioni pratiche ed economiche: dai bonus all’acquisto alla rottamazione, passando per tariffe di ricarica agevolate, esenzioni dai pedaggi e parcheggi favorevoli. Ma la vera novità riguarda il lato industriale: fino al 2034, i costruttori che immetteranno sul mercato queste city car prodotte in Europa beneficeranno di “supercrediti” e “superbonus” validi per il calcolo complessivo della CO2, un meccanismo pensato per incentivare la produzione locale.

Semplificazione e fondi per le batterie 

Il pacchetto presentato dall’esecutivo comunitario, che ora dovrà passare al vaglio di Parlamento e Consiglio, include un’iniezione di liquidità per la filiera degli accumulatori. Il piano “Battery Booster” mette sul piatto 1,8 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi sotto forma di prestiti a tasso zero disponibili già dal prossimo anno per i produttori di celle. Sul fronte burocratico, viene lanciato un “omnibus” di semplificazione normativa che tocca anche i test Euro 7 e le regole sui tachigrafi per i furgoni elettrici. Secondo le stime di Bruxelles, l’alleggerimento delle procedure permetterà all’industria di risparmiare circa 706 milioni di euro l’anno (parte di una più ampia strategia di deregulation che vale oltre 14 miliardi).

Furgoni e flessibilità 

Tra le modifiche tecniche, spicca la revisione degli obiettivi per i veicoli commerciali leggeri: i furgoni dovranno ridurre le emissioni del 40% entro il 2030, una soglia meno severa rispetto al precedente 50%. Inoltre, viene estesa la flessibilità per il rispetto dei target di emissione, coprendo non solo il periodo attuale ma anche il triennio 2030-2032, per evitare che le case automobilistiche incappino in pesanti sanzioni.

«Mentre la tecnologia trasforma la mobilità e la geopolitica ridisegna la concorrenza, l’Europa resta in prima linea», ha commentato la presidente Ursula von der Leyen, sottolineando come la proposta cerchi un difficile equilibrio tra «innovazione, mobilità pulita e competitività», rispondendo così alle istanze dei governi nazionali e del tessuto produttivo.

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