Mercedes Sprinter | Da TUTTOFARE per il GALE a CAMPER 4×4 ANTI-APOCALISSE

Mercedes Sprinter | Da TUTTOFARE per il GALE a CAMPER 4×4 ANTI-APOCALISSE

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Spesso si sente dire che un veicolo è versatile, ma pochi mezzi incarnano questo concetto come il Mercedes Sprinter. Per metterlo alla prova sul serio, abbiamo deciso di analizzarlo in due contesti diametralmente opposti: prima come infaticabile compagno di lavoro durante un trasloco impegnativo, e poi nella sua veste più aspirazionale, quella di “Gianfranco”, un camper 4×4 allestito su misura per l’overlanding estremo.

Il risultato? Un viaggio alla scoperta di una piattaforma modulare che può essere un ufficio mobile, un magazzino su ruote o una casa di lusso in mezzo al nulla.

Il gigante gentile: capacità di carico e vita lavorativa

La prima parte del nostro test si è svolta nel caos di un trasloco. La necessità era semplice: spostare una montagna di scatole, una bicicletta e oggetti ingombranti. Qui lo Sprinter in versione furgone ha mostrato subito i muscoli, ma anche un’inaspettata agilità.

Dimensioni e configurabilità

Lo Sprinter non è un furgone a taglia unica. Mercedes offre una modularità impressionante con tre lunghezze (dai 6 metri fino ai 7,40 metri) e due altezze. Nel nostro caso, la configurazione “alta e non troppo lunga” si è rivelata vincente:

  • Volume di carico: Fino a 16 m³ nelle versioni più grandi.
  • Pianale utile: Fino a 4,81 metri di lunghezza sfruttabile.
  • Accessibilità: Nonostante le dimensioni esterne imponenti, la capacità di manovra è sorprendente, permettendo di infilarsi in spazi urbani o box stretti dove altri veicoli commerciali faticherebbero.

Tecnologia al servizio del “padroncino”

Dimenticate i furgoni spartani di una volta. Salire a bordo dello Sprinter significa entrare in un ambiente hi-tech. Il sistema di infotainment MBUX, cuore pulsante della plancia, offre molto più della semplice navigazione o della radio DAB:

  • Connettività totale: Integrazione perfetta con Apple CarPlay e Android Auto, oltre alla ricarica wireless per lo smartphone.
  • Telemetria professionale: Una schermata dedicata mostra in tempo reale la percentuale di acceleratore e freno utilizzati, i consumi e persino un inclinometro, strumento prezioso per capire se il carico è stato distribuito correttamente o se si sta affrontando una pendenza eccessiva.
  • Sicurezza attiva (ADAS): Il pacchetto di assistenza alla guida include il sistema antisbandamento (fondamentale sui viadotti ventosi) e, in alcune configurazioni, telecamere a 360° che rendono le manovre un gioco da ragazzi.

Da furgone a “Gianfranco”: l’anima camper 4×4

Abbandonati gli scatoloni, passiamo alla vera magia. Lo Sprinter è la base preferita dagli allestitori di tutto il mondo (oltre il 70% dei telai ha questa destinazione d’uso) e il nostro esemplare, ribattezzato “Gianfranco”, ne è la prova vivente.

Si tratta di un allestimento custom su base Sprinter passo lungo con trazione integrale. Non è un semplice camper, ma un veicolo da spedizione progettato per non fermarsi davanti a nulla.

Esterni: pronto alla guerra (o al deserto)

A prima vista potrebbe sembrare uno Sprinter standard, ma uno sguardo attento rivela dettagli da vero fuoristrada:

  • Assetto e Protezioni: Gomme tassellate BFGoodrich All-Terrain, piastre sottoscocca in alluminio per proteggere motore e trasmissione, e uno snorkel per affrontare guadi profondi senza rischiare di aspirare acqua.
  • Sospensioni intelligenti: Al posteriore troviamo cuscini pneumatici che permettono di alzare o abbassare il veicolo, adattando l’assetto al terreno o livellando il camper quando si è fermi per la notte.
  • Accessori tattici: Una scaletta posteriore saldata a regola d’arte permette di accedere al tetto, dove trovano spazio i pannelli solari, l’antenna Starlink per internet satellitare e un box portaoggetti esterno (stile americano) per le attrezzature sporche o di emergenza.

Interni: lusso nautico e ottimizzazione degli spazi

L’interno è stato progettato seguendo una filosofia nautica: ogni centimetro deve essere funzionale. Non essendoci pop-out(pareti estensibili), lo spazio è fisso, ma sfruttato magistralmente.

  1. Zona Giorno: I sedili anteriori ruotano creando una dinette con un tavolo traslabile. I materiali sono robusti, con inserti stampati in 3D su misura per adattarsi alle curve del cruscotto Mercedes.
  2. Cucina: Dotata di piastra a induzione a 230V, un lavandino profondo e un frigorifero dalle dimensioni domestiche. L’autonomia idrica è garantita da un serbatoio di acque chiare da oltre 100 litri.
  3. Il Bagno: Il vero tallone d’Achille di molti van qui è risolto con un “bagno passante” impermeabilizzato. Include doccia, lavandino e WC in un unico ambiente ventilato, separabile dal resto dell’abitacolo tramite tendine impermeabili.
  4. Zona Notte: Il letto posteriore è un capolavoro di ingegneria. Si monta facendo scorrere delle traversine in alluminio e abbattendo gli schienali, creando un matrimoniale enorme senza sacrificare il carico verticale durante il viaggio.

Impianto elettrico e autonomia

Per alimentare piastre a induzione e climatizzatore (caldo/freddo) anche a motore spento, serve una centrale elettrica. “Gianfranco” monta tre batterie al litio-ferro-fosfato (LiFePO4) da 105Ah l’una, per un totale di circa 4 kWh di accumulo. Il sistema è gestito da inverter potenti e ricaricato sia dai pannelli solari sul tetto tramite regolatori MPPT, sia dall’alternatore del veicolo durante la marcia.

La rivoluzione dell’omologazione: patente B

Qui arriviamo al punto tecnico più importante. Molti concorrenti, come il Volkswagen Grand California, quando configurati con trazione integrale e 4×4, sforano quasi automaticamente le 3,5 tonnellate, obbligando il guidatore ad avere la patente C.

Questo Sprinter, nonostante la trazione integrale, l’allestimento completo, le batterie al litio e le protezioni off-road, è stato omologato sotto le 3,5 tonnellate. Questo significa che può essere guidato con la semplice patente B, un vantaggio enorme in termini di rivendibilità, costi di gestione e flessibilità d’uso (pensiamo ai limiti di velocità o ai divieti di transito per i mezzi pesanti).

Conclusioni: perché scegliere Sprinter?

Alla fine della prova, la sensazione è quella di aver guidato due veicoli diversi uniti dallo stesso DNA. Come furgone, lo Sprinter è un lavoratore instancabile, comodo come un’auto e tecnologicamente avanzato. Come base camper, è un “coltellino svizzero” che permette di osare dove i normali camper si fermano, offrendo la sicurezza della meccanica Mercedes e la libertà della trazione integrale.

Che dobbiate traslocare un appartamento o attraversare il deserto del Gobi, lo Sprinter risponde sempre “presente”. E con la possibilità di guidarlo con la patente B anche in versione 4×4, si conferma il re indiscusso della categoria.

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