La nuova Cupra Terramar porta in 4,52 metri tutto il carattere del marchio: design affilato, interni curati e un plug-in “long range” fino a 120 km in elettrico. Noi l’abbiamo provata nella versione da 272 CV con DCC Pro: comfort da viaggio, guida davvero Cupra e qualche compromesso sul bagagliaio..
Design esterno: aggressività e cura dei dettagli
Lo stile Cupra è ormai riconoscibile e la Terramar lo interpreta con carattere.
Il frontale introduce il nuovo linguaggio stilistico del marchio, lo stesso già visto sulla nuova Formentor. Spiccano i gruppi ottici Matrix LED HD, capaci non solo di illuminare con precisione, ma anche di proiettare simboli e segnali sulla carreggiata. La firma luminosa è originale: tre punti luminosi suddivisi in tre sezioni, con giochi di luce che rendono l’auto scenografica sia di giorno sia di notte.
Il cofano è caratterizzato dal cosiddetto “shark nose”, un gradino aerodinamico studiato per migliorare l’efficienza e la penetrazione. La griglia frontale raccoglie nella parte bassa tutti i radiatori e i sensori radar, mantenendo pulito il design della parte superiore.
Di lato colpiscono i cerchi da 20 pollici, bruniti e arricchiti da dettagli in rame, tipici del marchio. La fiancata è pulita, con passaruota in tinta carrozzeria: Cupra ha evitato le classiche plastiche grezze, preferendo una superficie monolitica che esalta la linea sportiva.
Al posteriore troviamo l’ormai iconico fascione LED coast-to-coast, che ingloba anche il logo Cupra retroilluminato. Un dettaglio che al buio regala grande personalità.
Interni: qualità e tecnologia
All’interno la Terramar conferma l’attenzione di Cupra alla sportività e alla qualità.
Il volante multifunzione, con tasto di accensione integrato e comando rapido delle modalità di guida, richiama soluzioni da auto sportive di fascia alta. Dietro, un cockpit digitale ben configurato e un head-up display avanzato mettono il conducente al centro dell’esperienza di guida.
Il sistema multimediale è affidato a uno schermo centrale di grandi dimensioni con software MBI di quarta generazione, affiancato da una plancia a più livelli che integra prese, vani portaoggetti e dettagli curati. I materiali sono in gran parte morbidi al tatto, con poche plastiche rigide (notabili, ad esempio, nelle tasche delle portiere).
Il tunnel centrale è massiccio e accoglie i principali comandi: freno di stazionamento elettronico, auto hold, quattro frecce e controlli di stabilità. Non manca un bracciolo centrale ampio con vano portaoggetti.
I sedili sportivi meritano una menzione speciale: integrano il logo Cupra sul poggiatesta, offrono fianchetti pronunciati e un design che combina comfort e contenimento laterale, perfetto per la guida dinamica.
Dietro, lo spazio è buono anche per chi supera 1,90 m. Il divano posteriore è regolabile longitudinalmente, utile per modulare il rapporto tra abitabilità e capacità di carico. Non manca la terza zona climatizzata, prese USB-C e finiture curate.
Abitabilità e bagagliaio
Il vero compromesso riguarda il bagagliaio. La presenza della batteria da 19,7 kWh ha obbligato a spostare il serbatoio nella zona posteriore, con una riduzione della capacità utile. Si parte da circa 400 litri, che diventano 490 litri spostando in avanti la panca posteriore. Un valore discreto, ma inferiore a quello che ci si aspetterebbe da un SUV di questa lunghezza.
Il portellone è comunque a comando elettrico, e la modularità resta sufficiente per un utilizzo familiare.
Su strada: comfort e dinamica in pieno stile Cupra
La Cupra Terramar pesa oltre 1.900 kg, ma il sistema ibrido plug-in riesce a mascherare bene la massa grazie alla spinta dell’elettrico.
In città si muove con agilità e silenziosità, sfruttando l’autonomia in elettrico fino a 120 km. Quando serve, entra in gioco il 1.5 TSI Evo2 ciclo Miller abbinato al motore elettrico da 85 kW, per una potenza complessiva di 272 CV nella versione che abbiamo provato. La trasmissione è affidata a un DSG a 6 rapporti, progettato per lavorare in simbiosi con l’unità elettrica.
Il risultato è un SUV capace di offrire consumi molto bassi quando la batteria è carica, con percorrenze che sfiorano i 25 km/l in utilizzo ibrido. A batteria scarica, i consumi diventano più altalenanti: si può scendere a 12–15 km/l a seconda delle condizioni di guida.
La dinamica di guida è il vero fiore all’occhiello. Cupra ha rivisto angoli ruota e assetto, ottenendo un comportamento molto più incisivo rispetto ad altri SUV basati sulla stessa piattaforma MQB Evo. Gli ammortizzatori DCC Pro a doppia valvola lavorano in modo eccellente: riescono a combinare comfort e sportività, assorbendo anche buche profonde senza compromettere la stabilità.
Lo sterzo progressivo è preciso e modulabile, con un buon raggio di sterzata. L’insonorizzazione, grazie ai vetri doppi, è di livello premium.
Tecnologie e ADAS
La Cupra Terramar non delude sul fronte degli ADAS. Il pacchetto è completo e include:
- cruise control adattivo fino a 210 km/h
- assistente di corsia avanzato
- monitoraggio dell’angolo cieco integrato nell’illuminazione interna
- frenata automatica di emergenza
Un plauso va alla possibilità di disattivare rapidamente gli ADAS più invasivi tramite menu rapidi, evitando fastidiosi avvisi continui.
Le funzioni di illuminazione avanzata, con i Matrix LED capaci di proiettare simboli a terra o evidenziare ostacoli, rappresentano un plus di grande valore nel segmento.
Conclusioni e Prezzi
La gamma parte da 43.500 euro per il 1.5 mild hybrid DSG.
Il primo step plug-in hybrid da 204 CV è proposto a 48.700 euro, mentre la versione più potente da 272 CV parte da 56.260 euro nell’allestimento VZ. L’esemplare in prova, ben accessoriato, raggiungeva circa 62.500 euro.
Cifre importanti, ma in linea con la concorrenza diretta e soprattutto giustificate dalle dotazioni e dalle tecnologie offerte. Da considerare le soluzioni finanziarie del gruppo Volkswagen, che permettono di portare a casa la Terramar con canoni attorno ai 400–500 euro al mese.
La Cupra Terramar è il SUV che molti aspettavano: dimensioni compatte ma non troppo, design deciso, tecnologie avanzate e soprattutto una dinamica di guida al top del segmento. L’ibrido plug-in con batteria maggiorata la rende adatta sia all’uso cittadino sia ai percorsi extraurbani, trasformandola di fatto in una “quasi elettrica” per chi percorre fino a 100 km al giorno.
Non è perfetta – lo spazio nel bagagliaio e i consumi a batteria scarica ne limitano la praticità – ma rappresenta uno dei SUV sportivi più completi e interessanti del mercato 2025.
- PRO
- Design e cura dei materiali
- Adas completi ai vertici della categoria
- Dinamica di guida
- CONTRO
- Consumi a batteria scarica
- Poco spazio per sedili posteriori e bagagliaio
- Prezzo importante ma.. (soluzioni finanziarie)