Xiaomi Auto vola in Cina e punta l’Europa: boom di vendite per SU7 e YU7

Xiaomi Auto vola in Cina e punta l’Europa: boom di vendite per SU7 e YU7

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Dopo aver rivoluzionato il settore tecnologico con smartphone e dispositivi elettronici, Xiaomi ha fatto il suo ingresso nell’industria automobilistica con sorprendente rapidità. Il debutto è avvenuto nel 2023 con la berlina elettrica SU7, primo passo di un’ambiziosa strategia che punta a farla entrare tra i primi cinque costruttori mondiali. Con l’arrivo del secondo modello, il SUV YU7, Xiaomi Auto ha già superato le 80.000 unità vendute in un solo trimestre, segnando una crescita annua vicina al 200%.

Crescita record ma produzione sotto pressione

Il successo sul mercato cinese è stato fulmineo: basti pensare che il solo YU7 ha raccolto circa 240.000 ordini nelle prime 18 ore dal lancio, complice un prezzo d’attacco di circa 29.000 sterline. Tuttavia, questa domanda travolgente ha messo a dura prova la capacità produttiva dell’impianto di Pechino. I tempi di attesa per la SU7 hanno superato le 40 settimane, mentre chi ordina oggi il nuovo SUV dovrà attendere oltre un anno.

Le critiche sui social non si sono fatte attendere. In risposta, il CEO di Xiaomi ha suggerito di valutare alternative già disponibili, come Xpeng G7, Li Auto i8 o Tesla Model Y, definita “una grande auto”.

Ricavi in crescita, utile atteso a breve

Nonostante le difficoltà produttive, i numeri economici sono incoraggianti: nel trimestre più recente, l’attività EV di Xiaomi ha generato ricavi per oltre 2 miliardi di sterline. Il presidente William Lu ha affermato che la redditività su base mensile o trimestrale potrebbe arrivare entro fine anno, anche se l’azienda è ancora in perdita per via di investimenti superiori ai 3 miliardi di sterline.

Sbarco in Europa: obiettivo 2027

Lu ha confermato l’intenzione di entrare nel mercato europeo nel 2027. Una foto della SU7 con targa tedesca pubblicata su Weibo lascia intuire che i test sul territorio siano già in corso. Xiaomi è però ancora nella fase preliminare di analisi e preparazione, e non ha fornito dettagli sui modelli che saranno importati o sulle tempistiche esatte.

Modelli tecnologici con ambizioni premium

Per il mercato europeo, Xiaomi sembra intenzionata a puntare sul segmento alto, sfruttando prestazioni elevate e tecnologia avanzata. La SU7, ispirata a modelli come Porsche Taycan e Tesla Model S, offre fino a 664 CV e un’autonomia dichiarata vicina alle 805 chilometri. Il SUV YU7 promette fino a 835 chilometri, anche se secondo il più generoso ciclo cinese CLTC (che di solito indica il 20-30% in più del nostro WLTP, con il quale saremmo fra i 620 e 640 chilometri).

Entrambi i modelli sono disponibili con trazione posteriore o integrale e diversi tagli di batteria. In Europa è probabile un’offerta semplificata, almeno inizialmente. La versione SU7 Ultra, con 1527 CV e due record al Nürburgring, potrebbe diventare il modello d’immagine per il debutto europeo.

Il prossimo modello e le strategie future

La terza auto in arrivo sarà la YU9, un SUV di grandi dimensioni con sistema a range extender. Destinata a un posizionamento più premium, è meno probabile che venga esportata, dato l’interesse europeo per veicoli completamente elettrici.

Conclusione

Xiaomi Auto si è affermata in tempi record come uno dei marchi EV più dinamici in Cina. Le sfide da affrontare sono ancora molte, soprattutto in termini di produzione e logistica, ma i segnali sono chiari: l’azienda è decisa a portare la sua visione elettrica anche in Europa. Il 2027 potrebbe essere l’anno della svolta, con Xiaomi pronta a confrontarsi direttamente con i giganti dell’automotive internazionale.

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