TESLA: bilanci in declino e auto economica in arrivo.. Sarà la Model Y!

TESLA: bilanci in declino e auto economica in arrivo.. Sarà la Model Y!

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Elon Musk aveva promesso in gennaio l’arrivo di nuovi modelli Tesla più accessibili entro l’estate, con l’obiettivo dichiarato di ampliare la base clienti. Tuttavia, la realtà si è rivelata meno ambiziosa del previsto: più che un’inedita gamma di auto economiche (vedi la famosa e mai vista Model 2″), Tesla ha deciso di riproporre la sua best-seller, la Model Y, in una versione semplificata e alleggerita nei contenuti. La produzione di massa dovrebbe partire tra agosto e settembre 2025 con la pre-produzione invece già avviata lo scorso mese.

Al momento, Musk non ha fornito dettagli su eventuali altre varianti a basso costo o su un possibile rinnovo della Model 3. Rimangono ignoti anche i mercati di destinazione, i prezzi e i volumi previsti per questa nuova versione della Model Y. L’annuncio è arrivato in un momento delicato per Tesla, che ha appena chiuso un secondo trimestre del 2025 con risultati finanziari deludenti e segnali poco incoraggianti per il futuro immediato.

Un trimestre difficile per Tesla

I numeri pubblicati nell’ultima trimestrale parlano chiaro: l’utile netto è sceso del 16%, fermandosi a 1,17 miliardi di dollari. Il calo delle vendite, meno 13%, unito alla diminuzione del prezzo medio di vendita dei veicoli e a un aumento dei costi operativi, ha inciso pesantemente sui risultati. Ma il colpo più duro è arrivato da un’altra voce in bilancio: i crediti ambientali.

Tesla, infatti, ha sempre tratto ingenti profitti dalla vendita di crediti ambientali ad altri costruttori automobilistici obbligati a rispettare i limiti sulle emissioni. Ma rispetto allo stesso trimestre del 2024, questi ricavi sono crollati del 51%, cioè 441 milioni di dollari in meno, di cui ben 154 milioni solo rispetto al trimestre precedente.

La causa è politica: la progressiva revoca delle normative pro-EV volute dall’ex presidente Joe Biden sta modificando radicalmente lo scenario. Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca e il conseguente allentamento degli obblighi sulle emissioni, molte case automobilistiche non hanno più bisogno di acquistare crediti ambientali da Tesla.

Musk: “Potremmo affrontare trimestri difficili”

Durante la call con gli investitori, Musk non ha nascosto la preoccupazione: “Potremmo avere davanti a noi alcuni trimestri difficili. Non dico che accadrà di sicuro, ma è possibile”, ha dichiarato. Un’affermazione che ha contribuito al calo del 7% del titolo Tesla in borsa.

Il 2025 si sta dunque rivelando un anno complesso per l’azienda americana. Nonostante il recente restyling della Model Y, le vendite in Cina, mercato storicamente cruciale per Tesla, hanno subito un brusco rallentamento. Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, unite al legame percepito tra Musk e Trump, hanno pesato sull’immagine del marchio.

Il futuro: robotaxi e intelligenza artificiale
In un panorama senza nuovi modelli di massa all’orizzonte, Musk resta comunque ottimista e punta tutto sulle tecnologie emergenti. In particolare, confida in una futura esplosione di ricavi grazie alla guida autonoma. Il robotaxi, già in fase di test in Texas, e il veicolo dedicato chiamato Cybercab rappresentano secondo lui il prossimo grande salto. A questo si aggiunge l’investimento nella robotica umanoide, altro settore in cui Tesla sta scommettendo pesantemente.

“Una volta raggiunta un’autonomia su larga scala nella seconda metà del prossimo anno”, ha dichiarato Musk, “penso che sarebbe sorprendente se la situazione economica di Tesla non fosse molto solida.”

La strada, però, resta in salita. Con le normative americane in fase di smantellamento, la concorrenza in aumento e un mercato cinese sempre più ostico, Tesla dovrà dimostrare di saper affrontare una nuova fase storica non più da leader solitario, ma da attore tra molti. E senza più il vantaggio delle regole a favore.

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