Tra le varianti della Model Y, questa si candida come la scelta più sensata per chi cerca il miglior compromesso tra autonomia, comfort e dotazioni. Non è solo questione di numeri, ma di come ogni aspetto dell’auto sia stato pensato per offrire un’esperienza completa, dall’efficienza energetica alla vivibilità degli spazi.
Design esterno e capacità di carico
Il frontale è ormai familiare per alcuni, altri ci si devono abituare, diciamo che divide. Rimane però il caratteristico cofano che cela il pratico frunk, utile per sistemare ulteriori bagagli. La lunghezza complessiva è di 4,79 metri e di serie monta cerchi da 19 pollici. L’esemplare in prova sfoggia una vernice grigia particolarmente elegante, mentre la batteria da 75 kWh supporta ricariche rapide fino a 250 kW in corrente continua e 11 kW in corrente alternata, prestazioni superiori rispetto alla versione Standard Range.
La parte posteriore, con il gruppo ottico integrato e ben dissimulato, è forse una delle più riuscite del design. Il bagagliaio è uno dei punti di forza: in configurazione standard offre 850 litri, che diventano 2.100 litri abbattendo i sedili posteriori. Questi possono essere regolati e ribaltati elettricamente, con un vano inferiore altrettanto spazioso e sfruttabile.
Interni e tecnologia a bordo
L’accesso è completamente keyless, gestito dal proprio smartphone (Android o iOS), che permette di aprire e chiudere l’auto semplicemente avvicinandosi o allontanandosi. Le finiture sono curate: tessuto morbido nelle tasche delle portiere, illuminazione ambientale di qualità e sedili di serie sia riscaldati che ventilati. L’optional della pelle bianca conferisce ulteriore luminosità, sebbene gli interni ricevano già molta luce naturale grazie alle ampie superfici vetrate.
Tutte le regolazioni dei sedili sono elettriche e memorizzabili, con riconoscimento automatico del profilo in base al telefono dell’utente. Lo stile rimane fedele al minimalismo Tesla, con il volante come unico elemento davanti agli occhi del guidatore. I comandi al volante sono ben integrati, mentre il devioluci fisico è finalmente tornato. Il sistema audio è di qualità elevata, grazie alla sound bar frontale, e la gestione del software è sempre centrale nell’esperienza di bordo.
Gli ultimi aggiornamenti hanno introdotto funzioni attese, come la pianificazione di viaggi con colonnine di terze parti, la possibilità di evitare le autostrade, e l’indicazione della percentuale di batteria stimata all’arrivo. Altre novità includono la memorizzazione dell’altezza di apertura del portellone in base alla posizione, l’apertura automatica dello stesso quando si sosta dietro al veicolo, e la possibilità di mantenere alimentate le porte USB anche a vettura spenta, utile per ricaricare dispositivi lasciati a bordo.
Comfort e spazio per i passeggeri
Il tetto panoramico regala un’illuminazione spettacolare, sebbene in estate possa aumentare la temperatura interna. Al momento non è prevista una tendina retrattile di serie, soluzione che Tesla sembra evitare in favore di un raffreddamento rapido tramite climatizzatore e sedili ventilati.
Dietro, il nuovo display posteriore offre diverse funzioni, tra cui la possibilità di regolare sedili e schienali elettricamente e di accedere a contenuti multimediali come YouTube, anche con connessioni Bluetooth per cuffie personali. Il pianale non è troppo alto, e il sedile rialzato migliora il comfort di chi siede dietro, lasciando comunque spazio in abbondanza per le gambe.
Il bracciolo centrale è presente, ma manca il passaggio centrale per oggetti lunghi come gli sci, obbligando ad abbattere uno dei sedili posteriori. Le finiture posteriori sono di livello premium, con inserti morbidi e illuminazione fino ai pannelli delle porte, soluzione che non si trova nemmeno in alcune auto di lusso.
Su strada: comfort e silenziosità
La Model Y Long Range sorprende per il comfort e l’insonorizzazione, ulteriormente migliorata rispetto alle versioni precedenti. Anche l’impianto audio è di livello superiore rispetto alla versione RWD. La telecamera dell’angolo cieco, che si attiva automaticamente con la freccia, è un aiuto concreto nella guida quotidiana e dovrebbe essere di serie su tutte le auto.
Il sistema ADAS mantiene la coerenza tipica di Tesla: alcuni avvisi, come l’assistente di corsia, possono risultare invasivi e richiedere più passaggi per essere disattivati, in contrasto con la filosofia dell’immediatezza che caratterizza altri comandi.
Efficienza e autonomia reale
Uno dei punti più sorprendenti di questa Model Y Long Range è l’efficienza. In città, con temperature miti e climatizzatore poco utilizzato, il consumo medio si attesta sugli 11 kWh/100 km, salendo a 12 kWh in condizioni leggermente più gravose. A differenza di molte altre elettriche, la Tesla mantiene buoni consumi anche nei tragitti brevissimi, senza picchi eccessivi.
Con un utilizzo urbano attento si possono raggiungere i 600 km d’autonomia, mentre in inverno o con caldo estremo si scende intorno ai 500 km, valori comunque molto competitivi. La pompa di calore contribuisce a mantenere bassi i consumi anche con il climatizzatore attivo.
Un esempio concreto arriva da un viaggio Milano–Livigno–Milano: partenza al 100% di batteria, arrivo a Livigno (dopo il passo del Foscagno a 2.300 m) con il 49%, e ritorno a Milano con il 27% residuo, per un totale di 428 km e un consumo medio di 12,2 kWh/100 km, nonostante le salite, le discese e temperature elevate in pianura.
Sterzo e comportamento dinamico
Rispetto alla precedente Model Y, l’unità sterzo ha perso un po’ della sua eccezionale precisione e feeling, ricordando per certi versi quanto accaduto su Alfa Romeo Giulia e Stelvio con aggiornamenti analoghi. Per la guida quotidiana, lo sterzo resta diretto e preciso, più che adeguato per la maggior parte degli automobilisti. Tuttavia, chi ama la guida sportiva noterà una riduzione del coinvolgimento, specialmente nelle manovre al limite.
Dal punto di vista dinamico, la Long Range RWD è stabile, sicura e mai imprevedibile. Il baricentro basso, grazie al pacco batterie, garantisce un’ottima tenuta anche nelle curve affrontate ad alta velocità. L’auto non è mai sovrasterzante e i controlli elettronici intervengono tempestivamente, impedendo qualunque perdita di aderenza. Rispetto alla versione con batteria più piccola, la maggiore massa migliora il comfort sulle sconnessioni, riducendo il comportamento “saltellante” dell’avantreno.
Comfort, abitabilità e qualità della vita a bordo
La Model Y conferma la sua vocazione da “salotto viaggiante”: ottima insonorizzazione (grazie anche ai doppi vetri), sospensioni efficaci e una sensazione di riposo anche dopo molte ore al volante. A 110 km/h, la rumorosità interna resta minima e i consumi si attestano sui 14-15 kWh/100 km, per un’autonomia reale di circa 450-470 km. A 130 km/h, il consumo sale a circa 17 kWh/100 km, con percorrenze nell’ordine dei 400-420 km.
Gli interni offrono molto spazio per passeggeri e bagagli, sedili raffrescati (novità rispetto al passato) e un piccolo display posteriore per i passeggeri, sebbene non indispensabile per tutti. Da segnalare, però, che il tetto panoramico in vetro può rendere l’abitacolo più caldo in estate.
Tecnologia e ADAS
Il sistema di infotainment Tesla resta uno dei più intuitivi sul mercato, con aggiornamenti OTA che mantengono attuali anche i modelli più vecchi. La marcia automatica avanti/indietro in base al contesto è una delle funzioni più apprezzate, funzionando correttamente nella maggior parte delle situazioni.
Sul fronte ADAS, il parcheggio automatico e la funzione Summon (richiamo del veicolo da remoto) sono tra le caratteristiche più scenografiche, ma non indispensabili. L’Autopilot base funziona bene nei lunghi viaggi autostradali, ma richiede conferme manuali nei cambi di corsia e presenta ancora comportamenti troppo conservativi, come frenate improvvise davanti ai camion. Il Full Self Driving, pur in fase di test anche in Europa, non raggiunge ancora l’affidabilità dei migliori sistemi tedeschi e coreani.
Prestazioni e gestione della batteria
La Long Range RWD offre prestazioni brillanti, con velocità massima di 201 km/h e una potenza leggermente superiore alla RWD con batteria piccola (circa +30 kW e +30 Nm, secondo alcune schede tecniche).
Sul fronte ricarica, la batteria LFP della versione Standard carica più rapidamente alle alte percentuali e può essere portata più serenamente al 100%, mentre la Long Range offre un picco di potenza maggiore ma lo mantiene per meno tempo. La ricarica veloce conviene soprattutto quando lo stato di carica è molto basso: si ottengono così molti chilometri in poco tempo.
Prezzi e allestimenti consigliati
Il prezzo base della Model Y Long Range RWD è di 49.900 euro. La vettura provata, con colore extra, interni bianchi e gancio traino, arriva a 60.900 euro. Secondo noi, la scelta più sensata è puntare sulla Long Range senza optional superflui, aggiungendo al massimo il colore preferito e gli interni desiderati. La versione AWD (52.900 euro) ha senso solo per chi vive in zone montane o percorre spesso strade innevate o sterrate.
- PRO
- Comfort di bordo da navicella spaziale
- Motorizzazione ibrida fluida, silenziosa ed efficiente
- Qualità costruttiva e materiali al top
- CONTRO
- Versatilità ridotta nella versione sette posti (sedili non removibili)
- Bagagliaio non particolarmente capiente con tutte le file in uso
- Mancanza di personalizzazione (es. vetri oscurati non configurabili)