La terza generazione della Peugeot 3008 si presenta con un cambiamento radicale rispetto al passato. Più lunga (4,54 metri), più affilata e scolpita, e basata sulla nuova piattaforma Stellantis STLA Medium, la 3008 2025 punta a ridefinire il concetto di SUV-coupé di segmento C-D con un design fortemente identitario, soluzioni tecniche aggiornate e una gamma articolata che include versioni mild hybrid, plug-in hybrid e 100% elettriche.
Design esterno: tagliente e scenografica
Il primo impatto visivo è deciso e imponente. Il frontale è verticale, con una firma luminosa a LED Matrix graffiante e moderna, perfettamente integrata in un cofano alto e spigoloso. La nuova 3008 si distingue per un’estetica più muscolare e dinamica rispetto alla generazione precedente, pur mantenendo proporzioni equilibrate. I cerchi da 19 pollici (con pneumatici da 255 mm) non solo donano robustezza all’insieme, ma sono anche ben disegnati, coerenti con l’immagine tech e aggressiva dell’auto.
Il posteriore, più controverso, adotta linee spigolose e un disegno dei gruppi ottici che si illumina dinamicamente avvicinandosi o allontanandosi dall’auto. Una firma estetica distintiva, ma che potrebbe non piacere a tutti. Il portellone, ad apertura elettroattuata, cela un bagagliaio da 520 litri, con piano di carico piatto e omogeneo (grazie anche all’assenza del ruotino, sostituito dal kit di riparazione). I sedili abbattibili 40/20/40 aumentano la versatilità, anche se Peugeot non dichiara la capacità complessiva con configurazione massima di carico.
Interni: stile, qualità percepita e tecnologia
All’interno, la nuova 3008 stupisce. I materiali sono ben accoppiati, piacevoli al tatto e gradevoli alla vista, con superfici in tessuto e una cura nei dettagli che sorprende, anche nelle zone solitamente trascurate (come le tasche portaoggetti foderate in moquette).
L’abitacolo è dominato dal nuovo i-Cockpit con il volante compatto posizionato sotto al display sospeso da 21 pollici, diviso tra infotainment e strumentazione. La visualizzazione è moderna e chiara, ma la posizione del volante può influire sulla visibilità di alcune informazioni (come l’indicatore del carburante), a seconda della statura del conducente e della regolazione del sedile.
Il sistema infotainment è completo (con Apple CarPlay e Android Auto wireless), ma presenta qualche criticità ergonomica: alcune funzioni sono difficili da trovare a causa della struttura su più livelli e della divisione poco intuitiva tra le aree touch. Comunque, i comandi principali sono a portata di mano, con il lato sinistro del volante dedicato agli ADAS e quello destro all’infotainment.
Il tunnel centrale è piuttosto ingombrante e limita un po’ lo spazio laterale, ma ospita vani ben rifiniti, due portabicchieri, una ricarica wireless per smartphone (nascosta e non visibile, per ridurre le distrazioni), porte USB-C e una presa 12V. È presente anche un vano con sistema di ritenzione anti-perdita per piccoli oggetti, un dettaglio curioso ma utile.
Il comfort è assicurato da sedili ben disegnati, con regolazioni elettriche, buona tenuta laterale e una posizione di guida alta che consente di dominare la strada. Il tetto panoramico (presente sulla versione in prova) garantisce una piacevole luminosità, ma riduce leggermente lo spazio per la testa, soprattutto nella zona posteriore.
Abitabilità posteriore: bene, ma non per tutti
Il divano posteriore è comodo, ma lo spazio per le gambe può risultare limitato se i sedili anteriori sono arretrati. Inoltre, nei modelli dotati di tetto apribile, la presenza del rivestimento e della struttura del vetro può ridurre la libertà in altezza per i passeggeri più alti.
Gli attacchi ISOFIX sono nascosti dietro zip e non sono facilissimi da raggiungere, una scelta più orientata alla pulizia estetica che alla praticità quotidiana. Bene invece le dotazioni: prese USB-C, bocchette del climatizzatore, una presa 12V, tasche portaoggetti e un bracciolo centrale con portabicchieri. Presenti anche le maniglie su tutti i lati e gli spot LED per l’illuminazione interna.
Alla guida: luci e ombre del mild hybrid
Sotto il cofano della versione in prova c’è il ben noto 1.2 turbo benzina da 145 CV, abbinato a un motore elettrico da 21 kW integrato nel cambio a doppia frizione. Si tratta di un sistema mild hybrid avanzato, evoluzione della versione da 136 CV, che consente di marciare in elettrico solo per brevi tratti e a bassa velocità.
La sensazione alla guida è quella di un sistema poco raffinato nella transizione tra termico ed elettrico. In fase di rilascio, ad esempio in avvicinamento a un semaforo, la decelerazione è inizialmente dolce ma poi diventa più marcata quando entra il recupero energetico, non modulabile. Questo richiede un adattamento del piede destro per mantenere una guida fluida, e può risultare scomodo nei percorsi urbani.
In città, il comportamento è tutto sommato buono, anche se la rumorosità meccanica (non del motore, ma del sistema ibrido e del cambio) si fa notare. Le sospensioni, grazie anche ai pneumatici con spalla da 55, garantiscono un livello di comfort apprezzabile nonostante l’assetto relativamente rigido. Le buche si sentono, ma non infastidiscono.
Dal punto di vista dei consumi, i risultati non sono particolarmente brillanti: nel traffico cittadino si percorrono circa 12 km/l, un dato che si avvicina a quello di una vettura non ibrida. La batteria da appena 0,4 kWh limita l’uso reale della parte elettrica, che tende a disattivarsi in presenza del climatizzatore acceso o quando serve più potenza.
Il sistema è sicuramente più evoluto di un classico mild hybrid a 12V, ma resta comunque un compromesso: non è un full hybrid e lo si percepisce, sia in termini di efficienza che di fluidità generale. Chi è abituato a soluzioni più rodate (come quelle di Toyota, Hyundai o Kia) noterà subito la differenza.
Una piattaforma per molteplici tecnologie
Questa nuova 3008 è costruita sulla piattaforma STLA Medium, derivata dall’EMP2, e pensata per accogliere motorizzazioni molto diverse: dal mild hybrid al plug-in hybrid da 195 CV (1.6 turbo benzina abbinato a un motore elettrico), fino alla versione elettrica con batteria da 93 kWh e autonomia dichiarata superiore ai 700 km. Una proposta ambiziosa, che amplia moltissimo il raggio d’azione commerciale del modello.
La versione elettrica, già provata in altre declinazioni del gruppo Stellantis (come su alcune Opel), ha mostrato un’efficienza non eccezionale, ma sarà interessante valutarla su questa nuova Peugeot per verificare l’effettiva validità delle promesse in termini di percorrenze.
Dal punto di vista normativo, il mild hybrid in prova è già conforme all’ultima omologazione Euro 6e (E2), ma non beneficia di quegli incentivi o vantaggi fiscali riservati alle full hybrid, plug-in ed elettriche, specie in contesto aziendale.
Maneggevolezza e feeling di guida
Nel traffico urbano, la nuova 3008 mostra un buono sterzo: preciso, con carico adeguato e ben bilanciato. Il raggio di sterzata è ridotto, e le dimensioni generose dell’auto non sono un ostacolo nelle manovre, grazie anche alla telecamera a 360°. La posizione di guida alta, unita al sedile che può essere regolato in alto più del normale, offre una visibilità eccellente.
Il piccolo volante in stile “kart” continua a dividere: per alcuni è un plus, per altri una scelta scomoda. Resta comunque una peculiarità del mondo Peugeot, che caratterizza fortemente l’esperienza a bordo.
Lo sterzo, abbinato a un assetto ben tarato, conferisce alla 3008 una ottima stabilità anche nei tratti misti, mentre i sedili, avvolgenti e ben sagomati, contribuiscono a una sensazione generale di comfort e sicurezza. L’illuminazione interna, con effetti ambient lounge e luci blu diffuse, crea un’atmosfera piacevole, resa ancora più moderna dal display sospeso, ben rifinito anche lateralmente.
ADAS, comfort autostradale e comportamento dinamico: una 3008 matura, ma non perfetta
Sul fronte degli ADAS, la nuova 3008 si presenta con un pacchetto decisamente completo e ben tarato. La guida assistita di livello 2 funziona in modo preciso e prevedibile, con mantenimento attivo della corsia che lavora bene nella maggior parte delle situazioni. Può capitare che il sistema “molli” la presa nelle curve più strette, ma lo fa sempre avvisando in modo chiaro e progressivo, tramite segnali acustici e visivi.
Il cambio di corsia assistito richiede l’attivazione dell’indicatore di direzione e una conferma manuale, e se non si hanno le mani sul volante, il sistema si disattiva per ragioni di sicurezza. Una filosofia conservativa, ma coerente con l’approccio Peugeot in tema di guida assistita.
Qualche critica arriva invece sul fronte della grafica del display, dove il navigatore può parzialmente coprire le informazioni degli ADAS, rendendo meno immediata la lettura. Il segnalatore dell’angolo cieco, poco visibile e integrato in modo discreto, potrebbe essere più evidente.
In autostrada, la nuova 3008 conferma il suo carattere da tourer rilassato. A 110 km/h si registrano consumi intorno ai 18 km/l, mentre a 130 km/h si scende a circa 14,5 km/l. Numeri nella media per un SUV di questa taglia, spinto da un motore 1.2 mild hybrid che, per quanto evoluto, resta pur sempre un tre cilindri da appena 1.200 cc che deve muovere circa 1.600 kg di massa.
In viaggio la silenziosità è molto buona: l’insonorizzazione è curata e i fruscii sono contenuti fino ai 110 km/h, per poi aumentare sensibilmente superata quella soglia. Bene anche il filtraggio acustico dei pneumatici, segno di un lavoro attento sulle guarnizioni e sui materiali fonoassorbenti.
Handling e dinamica di guida: comfort e controllo ben bilanciati
Sebbene il motore non offra performance brucianti, la 3008 convince per il suo assetto: equilibrato, stabile e ben filtrato. La taratura delle sospensioni è uno dei punti forti della vettura. Grazie ai fine corsa idraulici, il comportamento è composto anche sui fondi irregolari e nelle curve veloci, dove l’auto comunica con chiarezza i propri limiti, avvisando con largo anticipo.
Il ponte torcente posteriore, pur meno raffinato rispetto a un multilink (che si trova sulle versioni elettriche), offre un comportamento sincero e prevedibile. Nelle manovre d’emergenza il posteriore resta stabile, mentre la risposta del pedale del freno è progressiva, anche se un po’ lunga. In caso di frenata brusca, il comportamento della vettura è controllato, ma il sistema mostra un leggero “sbandamento” nella risposta, con una sensazione di leggerezza iniziale al pedale e un piccolo beccheggio al momento del blocco.
Le modalità di guida disponibili sono tre: Eco (decisamente poco incisiva), Normal (ben bilanciata) e Sport (che mantiene il motore sempre acceso per offrire più reattività). Presenti anche i paddle al volante per il cambio marcia manuale, ma la risposta non è tale da trasformare l’auto in una sportiva, complice anche una gomma poco prestazionale, ottimizzata più per la bassa resistenza al rotolamento che per la tenuta di strada.
Nel complesso, la guida è sempre sicura, prevedibile e serena, anche se non particolarmente emozionante. La 3008 è pensata per il comfort e le lunghe percorrenze, non per la sportività. Un aspetto che, curiosamente, fa rimpiangere un bel turbodiesel: ancora oggi sarebbe probabilmente la motorizzazione ideale per una vettura di questo tipo.
Gamma, prezzi e versioni disponibili
La nuova Peugeot 3008 ha un listino che parte da 40.970 euro, ma acquistandola online, bypassando la rete dei concessionari, si può scendere fino a 38.220 euro. Una politica commerciale che Peugeot sta adottando su alcuni modelli e che permette di risparmiare già nella fase d’ordine.
La versione GT Line parte da 45.120 euro, mentre l’allestimento in prova, full optional, ha un prezzo di listino di 51.420 euro, che si riduce a 48.670 euro con l’acquisto online. Una cifra importante, che spinge inevitabilmente a confrontare questa motorizzazione con altre tecnologie, come il plug-in hybrid da 195 CV o la futura elettrica da 700 km di autonomia.