Lamborghini Urus ibrida test drive

LAMBORGHINI URUS SE | Test Drive PRO e CONTRO

LAMBORGHINI URUS SE | Test Drive PRO e CONTRO

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Con la nuova Lamborghini Urus SE, la casa di Sant’Agata Bolognese ridefinisce ancora una volta il concetto di SUV ad alte prestazioni. Se il modello precedente aveva due anime – la versatilità quotidiana e la brutalità da supersportiva – qui arriva una terza identità: l’anima elettrica, che rende la vettura più efficiente, più silenziosa e persino più confortevole senza intaccarne il carattere. Il risultato è un’auto dalle tre facce, capace di trasformarsi a seconda delle esigenze di chi la guida.

Ma non è solo il powertrain a fare la differenza. A collaborare in questo progetto c’è anche Pirelli, che ha sviluppato in esclusiva la quinta generazione di P Zero Elect, pneumatici studiati appositamente per la Urus SE. Non si tratta di semplici gomme, ma di un componente che contribuisce concretamente alla dinamica e persino all’autonomia, aggiungendo fino al 10% in più di percorrenza elettrica solo grazie alla loro tecnologia. Una dimostrazione di come il lavoro congiunto tra costruttore e fornitore possa trasformare un SUV in un oggetto unico: aggressivo, lussuoso e sorprendentemente efficiente.

Un primo sguardo: l’impatto visivo

Difficile passare inosservati al volante della nuova Lamborghini Urus SE, soprattutto se verniciata in un arancione acceso che ne esalta le linee scolpite. La vista frontale mantiene la cattiveria tipica del modello, con fari leggermente addolciti rispetto al passato ma ancora aggressivi. Alcuni sensori, come quello della visione notturna posizionato centralmente, restano piuttosto evidenti, ma fanno parte del necessario bagaglio tecnologico.

Nonostante le dimensioni imponenti – 5,12 metri di lunghezza – la Urus SE non appare mai sproporzionata. La linea è ben bilanciata, muscolare ma elegante, e comunica fin da subito la sua doppia anima di SUV e supersportiva.

Cerchi, gomme e freni: il dettaglio che fa la differenza

Se i cerchi di serie sono da 21 pollici, la versione provata montava cerchi da 23, capaci di dominare la scena con un design aggressivo. Su di essi trovano posto pneumatici Pirelli P Zero Elect di quinta generazione, sviluppati in collaborazione diretta con Lamborghini. Una gomma che porta sul fianco la “L” a testimoniare l’esclusività del progetto, e che integra soluzioni di intelligenza artificiale già a livello di sviluppo.

La vera novità è che questi pneumatici non si limitano a garantire grip e prestazioni, ma contribuiscono anche all’efficienza complessiva: solo grazie a loro l’autonomia elettrica aumenta del 10%. Il battistrada è stato studiato per reggere l’enorme coppia della Urus SE, mentre all’interno un inserto fonoassorbente riduce sensibilmente il rumore di rotolamento. A completare il pacchetto ci sono i freni carboceramici, con dischi oltre i 400 mm, pronti a gestire la potenza mostruosa del V8 ibrido.

Dietro: cambiamenti mirati

Al posteriore la fascia nera è stata spostata più in alto, così come la targa, ridisegnando leggermente il look senza stravolgerlo. Il bagagliaio offre circa 450 litri di capacità, un valore buono ma non eccezionale per via della presenza della batteria e del serbatoio. La cappelliera è bassa, ma facilmente removibile, mentre il vano può essere organizzato grazie a rotaie e blocchi scorrevoli. Inoltre, l’altezza da terra regolabile permette di agevolare le operazioni di carico.

Dentro: lusso e tecnologia

L’abitacolo conferma il DNA Lamborghini: sportivo, lussuoso e curato nei minimi dettagli. Alcantara e pelle liscia si alternano con impunture tono su tono, inserti in carbonio vero e finiture di altissima qualità. Lo scudetto Lamborghini campeggia orgoglioso sui poggiatesta, mentre l’impianto Bang & Olufsen offre un’esperienza sonora premium, con tweeter a scomparsa che si sollevano all’avvio.

I sedili anteriori offrono infinite regolazioni, riscaldamento, ventilazione e funzione massaggio. Una cura che non trascura i passeggeri posteriori: tanto spazio per le gambe, climatizzazione separata, prese USB-C e tendine per la privacy. Certo, il tunnel centrale penalizza il quinto passeggero, ma per quattro persone il comfort è di livello assoluto.

Il volante, rivestito in pelle scamosciata, integra palette generose che non servono solo al cambio marcia, ma permettono anche di inserire la modalità Drive. La strumentazione digitale è completamente configurabile, mentre il grande schermo infotainment è fluido e reattivo, anche se l’interfaccia a esagoni richiede un po’ di familiarità. Completa l’equipaggiamento l’head-up display e una serie di comandi fisici che si alternano a quelli touch per garantire un’esperienza d’uso intuitiva.

Le tre anime: termica, elettrica e ibrida

Il cuore pulsante resta il V8 biturbo da 4.0 litri, che insieme al motore elettrico integrato nel cambio automatico a otto rapporti sviluppa complessivamente 800 CV e 800 Nm di coppia. Numeri che parlano da soli: 0-100 km/h in 3,4 secondi0-200 km/h in poco più di 11 secondi.

La batteria consente fino a 60 km in modalità elettrica, con una ricarica a 7 kW. È un valore che avrebbe potuto essere più generoso, ma l’obiettivo non è tanto l’utilizzo quotidiano full-electric quanto l’ottimizzazione generale di consumi ed efficienza. In elettrico la Urus SE si muove silenziosa fino a 140 km/h, sfruttando i 141 kW disponibili con grande naturalezza. In modalità ibrida, la transizione tra i due motori è impercettibile e il bilanciamento è sempre ben gestito.

Dinamica di guida: un SUV che non sembra un SUV

Le sospensioni pneumatiche e le quattro ruote sterzanti trasformano la Urus SE in un’auto sorprendentemente agile. In città assorbe bene le asperità, nonostante i cerchi da 23 pollici, e si parcheggia con facilità in spazi che non ci si aspetterebbe da un SUV da oltre due tonnellate.

In modalità Sport il V8 si fa sentire con la sua voce roca, regalando emozioni e prontezza di risposta, mentre la modalità Corsa irrigidisce l’assetto, abbassa la vettura e la trasforma in una supersportiva a tutti gli effetti. L’aderenza è impressionante, il posteriore “chiude” in curva e le gomme garantiscono un grip degno di una coupé. Il cambio a otto rapporti, fluido e impercettibile in modalità Strada, diventa secco e rapidissimo quando serve.

Consumi sorprendenti

Il dato che più colpisce, soprattutto se confrontato con la generazione precedente, è quello dei consumi. In città si riescono a percorrere 10 km/l anche con il V8 acceso, mentre in utilizzo misto si arriva tranquillamente a 12 km/l. In autostrada, a 130 km/h, i consumi si stabilizzano sui 9-10 km/l. La precedente Urus, per intenderci, faticava a scendere sotto i 5 km/l. Non è solo questione di risparmio, ma anche di emissioni: la terza anima elettrica ha reso la Urus SE un’auto più responsabile senza toglierle carattere.

Il contributo di Pirelli: un lavoro su misura

Uno dei capitoli più affascinanti di questo progetto è la collaborazione con Pirelli. I nuovi P Zero Elect sono stati sviluppati specificamente per la Urus SE, con un processo che ha coinvolto ricerca materiali, team di virtualizzazione e intelligenza artificiale.

Dario, responsabile prodotto auto in Pirelli, ha raccontato come il lavoro sia stato complesso e stimolante: creare un pneumatico capace di sopportare il peso elevato, le prestazioni da supersportiva, la guida fuoristrada e la marcia silenziosa in elettrico non era un compito banale. Grazie all’uso di algoritmi di intelligenza artificiale, lo sviluppo delle mescole è stato accelerato del 30% rispetto al passato. Una sorta di “collega virtuale” ha creato ricette innovative, poi validate dai test di laboratorio e dalle prove su strada.

Il risultato è un pneumatico che rende “invisibile” il peso del SUV, restituendo al guidatore solo il piacere di guida. Grip elevatissimo, classe A sul bagnato, durata migliorata rispetto alle generazioni precedenti e maggiore comfort acustico: questi i punti di forza del nuovo P Zero Elect, che calza in esclusiva la Urus SE.

Prezzo e conclusione

La Lamborghini Urus SE parte da circa 270.000 euro. Non è un prezzo popolare, ma chi sceglie questo SUV non cerca certo compromessi. La dotazione è già molto completa e la possibilità di personalizzazione è ampia, senza la necessità di aggiungere optional “obbligatori” per avere un’auto all’altezza.

In conclusione, la Urus SE sorprende per la sua versatilità: grazie alle tre anime – termica, elettrica e ibrida – riesce a trasformarsi da SUV elegante e silenzioso a supersportiva rabbiosa, senza dimenticare un’efficienza che fino a ieri sembrava impensabile su un V8 di questa cilindrata. La dinamica di guida è impressionante per un’auto di queste dimensioni, gli interni sono curatissimi e i consumi più bassi del previsto la rendono persino più fruibile nel quotidiano. Certo, ci sono piccoli limiti: il rumore artificiale in modalità elettrica che non si può disattivare, le valvole di scarico non apribili in modalità Strada, la ricarica limitata a 7 kW e un bagagliaio non enorme. Ma di fronte al quadro complessivo, questi aspetti diventano dettagli.

La nuova Urus SE è, in definitiva, un SUV unico nel suo genere, che riesce a mettere d’accordo prestazioni, lusso, efficienza e versatilità. Un’auto capace di essere silenziosa e rispettosa, feroce e scatenata, confortevole e sportiva: tutto nello stesso istante.

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