AUDI Q5 ibrida plug-in | ANTEPRIMA su STRADA e PREZZI

AUDI Q5 ibrida plug-in | ANTEPRIMA su STRADA e PREZZI

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Dopo aver testato la nuova generazione di Audi Q5 in diverse configurazioni, mancava all’appello forse la variante più interessante per chi cerca il connubio tra prestazioni e sostenibilità: la versione ibrida plug-in. Sotto il cofano di questo SUV troviamo un powertrain che abbina il noto 2.0 TSI a quattro cilindri a una componente elettrica di notevole importanza, creando un sistema che si dimostra estremamente efficiente ed efficace, capace di tirar fuori 300 o 367 cavalli così come di percorrere anche 90 chilometri reali in modalità solo elettrica.

In questa prova approfondita analizzeremo non solo la dinamica di guida e i consumi, ma anche le scelte tecniche (talvolta discusse) adottate sulla nuova piattaforma PPC.

Design esterno e dimensioni: l’abito S line

Esteticamente, la variante plug-in non stravolge il linguaggio stilistico che abbiamo imparato ad apprezzare sulle nuove Q5. L’esemplare in prova sfoggia l’allestimento S line, che carica la vettura di opzioni e dettagli sportivi. Il frontale è dominato dalla classica griglia “single frame”, firma inconfondibile di Ingolstadt, affiancata dai sofisticati fari Matrix LED e dai radar per gli assistenti alla guida.

Il profilo laterale mette in evidenza cerchi in lega da ben 21 pollici, che riempiono perfettamente i passaruota di una vettura imponente:

  • Lunghezza: 4,72 metri
  • Passo: 2,82 metri

Queste misure garantiscono un’abitabilità interna generosa, tipica di questo segmento. Un dettaglio che differenzia questa versione è lo sportellino per la ricarica, situato sulla fiancata.

Bagagliaio e interni: cosa cambia con la batteria

Essendo una versione “alla spina”, la gestione degli spazi subisce qualche compromesso. Il sistema di trazione integrale quattro con tecnologia ultra e il posizionamento del pacco batterie comportano una riduzione della capacità del bagagliaio di circa 80 litri rispetto alle varianti Mild Hybrid Plus.

All’interno, l’abitacolo mantiene l’elevato standard qualitativo della gamma Q5, con l’aggiunta di menu specifici nel sistema di infotainment. L’unica vera differenza visibile è la strumentazione dedicata: compare l’indicatore della batteria e dell’autonomia residua elettrica.

Dal menu “Energia” si gestisce il cuore pulsante dell’auto: è possibile bloccare la trazione in modalità EV, optare per l’ibrido automatico o gestire la riserva di carica. Il sistema offre una buona dose di personalizzazione, permettendo ad esempio di ricaricare la batteria tramite il motore termico fino a una soglia del 75%.

Motori e tecnica: due potenze, stesso cuore

Il powertrain si basa su un 2.0 TSI turbo a geometria variabile con ciclo Miller, progettato per massimizzare l’efficienza. Questo è accoppiato a un’unità elettrica che lavora in sinergia con il termico. Audi propone due livelli di potenza combinata:

  1. 299 CV
  2. 367 CV

È interessante notare che l’hardware (motore termico ed elettrico) è identico per entrambe le versioni; la differenza di cavalli è data esclusivamente da una diversa taratura elettronica. La versione più potente da 367 CV è riservata all’allestimento S line Edition. Sebbene quest’ultima offra prestazioni notevoli, la variante da 300 CV (299) risulta essere la più equilibrata per la tipologia di vettura, offrendo potenza più che sufficiente in ogni situazione.

La batteria e l’autonomia reale

La batteria ha una capacità lorda di 25,9 kWh (poco più di 20 kWh netti). Nell’utilizzo reale, questo si traduce in un’autonomia a zero emissioni che varia tra i 70 e i 90 km, un risultato eccellente per un’auto di questa mole e peso.

La questione della ricarica: una scelta controversa

Qui arriviamo a un punto critico. Sulla piattaforma PPC (Premium Platform Combustion), Audi ha deciso di dotare la Q5 Plug-in di un caricatore di bordo in corrente alternata (AC) da 11 kW. Manca, purtroppo, la possibilità di ricaricare in corrente continua (DC/Fast).

È una scelta particolare e per certi versi discutibile, specialmente considerando che su piattaforme di segmento inferiore (come la MQB Evo di Audi Q3 e A3) la ricarica fast è presente. Secondo i tecnici Audi, l’efficienza complessiva e il chilometraggio tipico dell’utente medio rendevano superflua la DC, ma in un mercato sempre più esigente, la sua assenza si fa notare.

Dinamica di guida: comfort e doppia personalità

Su strada, la nuova piattaforma PPC brilla per equilibrio. Grazie allo schema sospensivo multilink sia all’anteriore che al posteriore, e con l’ausilio delle sospensioni pneumatiche, la Q5 raggiunge un livello di comfort superiore.

L’auto si comporta come un “Dottor Jekyll e Mister Hyde”:

  • In città ed extraurbano: Fluida, silenziosa e capace di assorbire ogni asperità.
  • In modalità Dynamic: Diventa affilata, precisa e aggressiva, nascondendo bene la sua massa tra le curve.

L’unico appunto riguarda la frenata rigenerativa. Il guidatore può scegliere solo tra una modalità automatica (gestita dai radar in base al traffico) o disattivata (veleggiamento). Manca la possibilità di selezionare manualmente vari livelli di rigenerazione tramite le palette al volante, una funzione che sarebbe stata apprezzata e banalmente implementabile via software. Tuttavia, il feeling del pedale del freno è ottimo: il passaggio tra frenata rigenerativa e meccanica è impercettibile.

Efficienza e modalità di guida

Il sistema ibrido si distingue per una gestione intelligente dell’energia. A differenza di altre piattaforme (come la MQB) che forzano l’avvio in elettrico, qui il software valuta il contesto. Se non si forza la modalità EV, l’auto può decidere di avviare il termico in autostrada o in situazioni di alto carico, preservando la batteria per la città.

Esiste anche la modalità Battery Charge, che permette di ricaricare la batteria in marcia (da 1 a 2,5% al km). Contrariamente a quanto si possa pensare, questo non fa impennare i consumi in modo drammatico: la differenza rispetto alla guida ibrida standard è di circa 1 litro ogni 100 km.

L’auto rimane efficiente anche a batteria scarica, comportandosi come un’ottima full hybrid, anche se, come per tutte le PHEV, il massimo vantaggio economico ed ecologico si ottiene ricaricando regolarmente a casa o in ufficio.

Tecnologia e prezzi

La dotazione tecnologica è al vertice della categoria, con sistema Android Automotive, possibilità di schermo per il passeggero e una suite completa di ADAS (Lane Assist, Lane Centering, ecc.), seppur spesso legati ai consueti pacchetti optional di casa Audi.

La nuova Audi Q5 Plug-in Hybrid è disponibile anche in variante Sportback (con un sovrapprezzo di circa 3.000 euro).

Il listino prezzi:

  • Si parte da 69.150 euro per la versione da 299 CV.
  • Si toccano e superano gli 85.000 euro per la versione da 367 CV, al netto degli optional.

In conclusione, la Q5 PHEV si conferma un prodotto maturo, piacevole da guidare e tecnologicamente avanzato. Resta il rammarico per l’assenza della ricarica in corrente continua, ma per chi ha possibilità di caricare a destinazione, l’efficienza e il comfort di marcia sono garantiti.

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