Peugeot 208 e 2008, in arrivo in Sud America con i motori Bio-Hybrid di Stellantis

Peugeot 208 e 2008, in arrivo in Sud America con i motori Bio-Hybrid di Stellantis

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La soluzione Bio-Hybrid di Stellantis, elettrificazione applicata a motori benzina Flex alimentabili a biocarburante, debutterà tra circa un mese su due modelli Peugeot destinati ai mercati sudamericani: 208 e 2008. L’obiettivo è combinare l’uso dell’etanolo con una componente ibrida per ridurre consumi ed emissioni lungo l’intero ciclo produzione-utilizzo.

Che cos’è e dove debutta

Le prime Peugeot a beneficiarne saranno appunto 208 e 2008, che adottano la nuova architettura Bio-Hybrid del gruppo. Come riporta “ANSA“, la tecnologia nasce per sfruttare l’etanolo di origine vegetale insieme all’elettrificazione, puntando a un impatto ambientale più contenuto rispetto ai tradizionali carburanti fossili.

Le “power unit” Bio-Hybrid possono essere declinate sia come mild-hybrid a 48 Volt sia come plug-in. Nel secondo caso, la presenza di batterie più capienti consente di percorrere alcuni chilometri in modalità esclusivamente elettrica, quindi a emissioni locali zero, prima che intervenga il motore termico flessibile all’etanolo.

Produzione in Brasile e strategia industriale

I nuovi propulsori vengono assemblati nello stabilimento di Betim, in Brasile, la cui capacità è stata recentemente ampliata fino a circa 1,1 milioni di motori l’anno. Dal Sud America arriva anche la linea strategica: per Emanuele Cappellano, presidente di Stellantis Sud America e responsabile globale di Stellantis Pro One, l’introduzione dei Bio-Hybrid rafforza il ruolo del gruppo nell’innovazione regionale e contribuisce al percorso di decarbonizzazione, accelerando la “nazionalizzazione” dell’elettrificazione e consolidando la filiera industriale locale.

Biocarburanti: ricordate BMW-ENI?

Qualche settimana fa abbiamo parlato di biocarburanti anche a proposito dell’intesa tra BMW Italia ed ENI: una Lettera d’Intenti che mira a soluzioni integrate per la transizione energetica, tra cui l’impiego dell’HVO (olio vegetale idrogenato) prodotto da Enilive e il potenziamento delle infrastrutture di ricarica tramite Plenitude. Nell’accordo si ipotizza perfino una fase di test dell’HVO sui motori diesel BMW, con un potenziale bacino di circa 500.000 veicoli compatibili in Italia, segno di un approccio “neutrale” che affianca elettrico e biocarburanti in funzione della decarbonizzazione.

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