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Hyundai Tucson 2026: muscoli, dotazioni hi‑tech e gamma ibrida

Hyundai Tucson 2026: muscoli, dotazioni hi‑tech e gamma ibrida

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Con oltre 600.000 unità vendute a livello globale nell’ultimo anno, la Hyundai Tucson è oggi uno dei pilastri della gamma e una delle auto più decisive per la crescita del costruttore coreano in Europa. Il SUV compatto ha contribuito in maniera determinante a erodere quote di mercato ai marchi storici del continente, da Volkswagen a BMW, diventando un vero best-seller internazionale. È dunque naturale che la nuova generazione, attesa nella seconda metà del prossimo anno, sia circondata da grande interesse: il modello dovrà confermare il ruolo di protagonista in un segmento affollato e altamente competitivo.

nuova hyundai tucson vista anteriore foto spia
nuova hyundai tucson vista posteriore foto spia

Design: più robustezza e personalità

I muletti di sviluppo già avvistati sulle strade pubbliche e condivisi da Autocar, lasciano intuire una trasformazione importante. Nonostante le pesanti camuffature, emergono proporzioni inedite: cofano più allungato, passaruota maggiorati e una postura complessivamente più verticale. È l’applicazione della filosofia stilistica “Art of Steel”, che Hyundai ha inaugurato con Santa Fe e Nexo, e che punta a conferire alle auto un’identità forte e distinta.

Il responsabile del design, Simon Loasby, ha più volte sottolineato l’importanza di differenziare i modelli in gamma come “pezzi degli scacchi” e non come semplici repliche. Per la Tucson questo significa un carattere più muscoloso, che strizza l’occhio a chi cerca un SUV dall’aspetto robusto e dalla presenza su strada marcata.

Abitabilità e interni ripensati

La scelta di un’impostazione più massiccia non ha solo una funzione estetica, ma porterà benefici concreti agli occupanti. L’abitacolo dovrebbe guadagnare centimetri preziosi e il bagagliaio, già generoso con i suoi 620 litri, potrebbe crescere ulteriormente.

All’interno, Hyundai introdurrà una plancia di nuova generazione, sviluppata con l’obiettivo di semplificare l’esperienza di utilizzo. È previsto un sistema infotainment con schermo più compatto e software alleggerito, accompagnato dal ritorno a pulsanti fisici per le funzioni principali. Una scelta controcorrente, pensata per migliorare la sicurezza riducendo le distrazioni del conducente.

Le motorizzazioni

Sul piano tecnico, le motorizzazioni dovrebbero ricalcare quelle già disponibili sulla Santa Fe. La gamma includerà un 1.6 turbo benzina ibrido da 212 CV, proposto con trazione anteriore o integrale, e un plug-in hybrid da 249 CV, disponibile esclusivamente con quattro ruote motrici. Un’offerta che mira a coniugare efficienza e prestazioni, soddisfacendo le esigenze di mercati molto diversi tra loro.

Un SUV sempre più globale

Il passaggio alla quinta generazione segna dunque un’evoluzione significativa: non solo un aggiornamento estetico, ma un SUV che diventa più spazioso, tecnologicamente più sicuro e coerente con le tendenze globali verso modelli robusti e versatili. Hyundai, che considera la Tucson una pedina chiave nella strategia internazionale, punta così a consolidare la sua presenza in Europa e a confermare la propria competitività a livello mondiale.

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