Hyundai IONIQ 9: l’Intelligenza Artificiale ridefinisce l’esperienza a bordo

Hyundai IONIQ 9: l’Intelligenza Artificiale ridefinisce l’esperienza a bordo

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Con il lancio del nuovo modello IONIQ 9, Hyundai introduce un’integrazione avanzata dell’intelligenza artificiale, focalizzata sull’interazione uomo-macchina. Il sistema include un assistente vocale basato su IA generativa e funzionalità predittive per ottimizzare l’efficienza. Questa strategia si basa su una partnership chiave con NVIDIA e pone un accento specifico sulla gestione della privacy dei dati dell’utente.

Hyundai ha presentato i dettagli tecnologici che accompagneranno il debutto della IONIQ 9, il terzo modello della sua gamma elettrica. L’elemento centrale del nuovo veicolo non risiede solo nelle specifiche tecniche, ma nell’integrazione profonda di sistemi basati sull’intelligenza artificiale, progettati per modificare l’interazione quotidiana tra il veicolo, il conducente e i passeggeri.

L’approccio del marchio si concentra sull’evoluzione dei sistemi di bordo, passando da semplici comandi a un ecosistema digitale più complesso che include controllo vocale generativo, analisi predittiva dei dati di guida e aggiornamenti software continui (over-the-air).

Un assistente vocale evoluto per il dialogo naturale

Il fulcro dell’interfaccia utente è il Hyundai AI Assistant. Si tratta di un sistema di comando vocale che si distingue dai tradizionali assistenti basati su comandi predefiniti, poiché utilizza un motore di intelligenza artificiale generativa.

L’obiettivo è permettere un’interazione più fluida e contestuale. Gli utenti possono attivare la funzione tramite il comando “Hey Hyundai” o un pulsante dedicato sul volante. Secondo quanto dichiarato, il sistema è progettato per comprendere domande complesse o aperte, andando oltre la semplice esecuzione di ordini.

Ad esempio, l’assistente dovrebbe essere in grado di gestire richieste come “Trova un ristorante adatto alle famiglie nelle vicinanze” e fornire opzioni basate sulle preferenze personali e sui dati di traffico in tempo reale. Oltre alla navigazione e alle informazioni, l’IA gestisce anche le funzioni del veicolo, come la regolazione del climatizzatore o la selezione multimediale, attraverso comandi vocali formulati in linguaggio naturale.

Al momento del lancio, l’assistente supporterà sei lingue: italiano, tedesco, inglese britannico, spagnolo, francese e olandese.

L’IA al servizio dell’efficienza e della guida predittiva

Oltre all’interfaccia conversazionale, l’intelligenza artificiale sulla IONIQ 9 opera attraverso diversi sistemi predittivi che mirano a ottimizzare le prestazioni e l’efficienza del veicolo in tempo reale.

Ottimizzazione della guida e dell’autonomia Tra le funzionalità chiave vi è la frenata rigenerativa intelligente (Smart Regenerative Braking). Questo sistema non si basa solo sull’azione del conducente, ma utilizza i dati provenienti dal sistema di navigazione, come i limiti di velocità e la topografia stradale (pendenze o curve), per regolare automaticamente il livello di recupero dell’energia, migliorando così l’autonomia e la fluidità di marcia.

Anche il sistema di climatizzazione (HVAC) è di nuova generazione. L’efficienza energetica è supportata da una tecnologia a pompa di calore e da un sistema di pre-condizionamento, pensati per mantenere il comfort nell’abitacolo e garantire prestazioni stabili anche a basse temperature, riducendo l’impatto sulla batteria.

Pianificazione e assistenza intelligenti Per i viaggi più lunghi, lo Hyundai EV Route Planner analizza lo stato di carica della batteria, le condizioni del traffico e la disponibilità delle stazioni di ricarica lungo il percorso per suggerire la strategia di sosta e ricarica più efficiente.

L’intelligenza artificiale viene applicata anche ai sistemi di assistenza alla guida. Un esempio è il Remote Smart Parking Assist 2, che impiega i dati di telecamere e sensori per eseguire manovre di parcheggio automatizzate, anche complesse, persino quando il conducente si trova all’esterno del veicolo.

La collaborazione strategica con NVIDIA per i veicoli “Software-Defined”

L’implementazione di queste capacità digitali avanzate è il risultato di una direzione strategica intrapresa dal gruppo. Nel gennaio 2025, Hyundai Motor Group ha formalizzato una partnership strategica con NVIDIA.

La collaborazione mira a sfruttare le piattaforme di calcolo accelerato e di intelligenza artificiale di NVIDIA per lo sviluppo della prossima generazione di veicoli, definiti Software Defined Vehicles (SDV). Questo approccio non si limita alle auto, ma si estende alla robotica e ai processi di produzione intelligente.

Tecnologie chiave di questa partnership includono l’uso di digital twin (gemelli digitali), che creano modelli virtuali del veicolo per simulare e ottimizzare le prestazioni in tempo reale. Questi sistemi permettono anche test avanzati in ambienti virtuali per diverse situazioni di guida e l’adozione di piattaforme AI adattabili, capaci di elaborare dati in tempo reale per rispondere in modo più intelligente alle condizioni stradali mutevoli.

Gestione dei dati e privacy: il controllo all’utente

L’integrazione di sistemi AI così pervasivi solleva inevitabilmente questioni sulla gestione dei dati personali. Hyundai ha delineato un approccio specifico per la privacy e la fiducia dei clienti.

La strategia prevede che i dati personali vengano elaborati localmente sul veicolo quando possibile, e che tutte le trasmissioni verso server esterni siano crittografate. La società specifica che gli input vocali non vengono memorizzati in modo permanente.

Inoltre, gli utenti mantengono il controllo sul sistema: il Hyundai AI Assistant può essere disattivato, interrompendo così il riconoscimento vocale online.

Attraverso la piattaforma MyHyundai, nella sezione “I miei dati e la mia privacy”, i clienti avranno la possibilità di visualizzare, gestire o eliminare i dati collegati ai servizi connessi e alla telematica del veicolo.

L’azienda ha chiarito che, durante l’utilizzo del riconoscimento vocale online, campioni vocali e coordinate GPS vengono raccolti e conservati per un massimo di 90 giorni. Lo scopo dichiarato di questa raccolta è limitato all’esecuzione e al miglioramento delle prestazioni del riconoscimento vocale stesso.

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