Guida autonoma in Europa: Stellantis e Bolt siglano l’accordo per lo sviluppo di flotte senza conducente

Guida autonoma in Europa: Stellantis e Bolt siglano l’accordo per lo sviluppo di flotte senza conducente

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L’intesa prevede l’integrazione della tecnologia del gruppo automobilistico con la rete della piattaforma di mobilità. I primi test su strada partiranno nel 2026, con l’obiettivo di raggiungere la produzione industriale entro la fine del decennio.

La trasformazione della mobilità urbana nel Vecchio Continente si arricchisce di un nuovo capitolo strategico. Stellantis e Bolt, una delle principali piattaforme di servizi di mobilità attive nel territorio europeo, hanno ufficializzato una collaborazione mirata a sviluppare e diffondere veicoli a guida autonoma di livello 4.

L’accordo si focalizza sulla creazione di soluzioni commerciali che eliminino la necessità del conducente, unendo il know-how ingegneristico del costruttore automobilistico con la capillarità operativa della società estone.

L’integrazione tecnologica: le piattaforme AV-Ready

Il cuore tecnico della partnership risiede nell’utilizzo delle piattaforme proprietarie di Stellantis, denominate AV-Ready™. Nello specifico, il progetto sfrutterà due architetture distinte per coprire diverse esigenze di trasporto:

  • La piattaforma eK0, destinata ai furgoni di medie dimensioni.
  • La piattaforma STLA Small, pensata per vetture più compatte.

Queste basi tecnologiche saranno integrate all’interno della rete di Bolt, che attualmente opera in oltre 50 Paesi (inclusi 23 Stati membri dell’UE). L’obiettivo è trasformare il concetto di mobilità condivisa (ride-hailing e car-sharing) introducendo flotte completamente autonome.

Dal punto di vista tecnico, le piattaforme sono state progettate per ospitare sensori avanzati e sistemi di calcolo ad alte prestazioni. Un aspetto cruciale riguarda la sicurezza: i veicoli saranno dotati di ridondanze di sistema (sistemi di backup che intervengono in caso di guasto) per garantire affidabilità operativa. Inoltre, l’architettura è studiata per ottimizzare il costo totale di proprietà (TCO), un parametro fondamentale per rendere il servizio economicamente sostenibile per gli operatori.

Una roadmap progressiva dal 2026 al 2029

Le due società hanno delineato un cronoprogramma preciso che punta a un’implementazione graduale della tecnologia. La fase operativa inizierà nel 2026, anno in cui è prevista la messa su strada dei primi veicoli di prova in Europa.

Il programma di sviluppo non cercherà scorciatoie, seguendo un percorso a stadi:

  1. Test sui prototipi iniziali.
  2. Creazione di flotte pilota in contesti reali.
  3. Scalabilità industriale.

Il traguardo finale di questa prima fase è fissato per il 2029, data indicata per l’avvio della produzione iniziale destinata al mercato.

Dialogo con le istituzioni e sicurezza

L’introduzione di veicoli senza conducente sulle strade pubbliche richiede un rigoroso allineamento normativo. Stellantis e Bolt hanno confermato l’intenzione di lavorare a stretto contatto con le autorità di regolamentazione europee.

L’approccio collaborativo servirà a definire i protocolli per i test, le certificazioni necessarie e le modalità di diffusione su larga scala. Particolare attenzione sarà dedicata al rispetto degli standard vigenti in materia di cybersecurity, protezione dei dati degli utenti e sicurezza stradale, elementi imprescindibili per l’accettazione sociale di questa tecnologia.

Gli obiettivi strategici: 100.000 veicoli entro il 2035

Per Bolt, questa alleanza rappresenta un passo fondamentale verso un obiettivo ambizioso: rendere disponibili 100.000 veicoli a guida autonoma sulla propria piattaforma entro il 2035. Secondo il fondatore e CEO Markus Villig, la partnership permetterà di offrire una gamma di veicoli specificamente pensata per le “esigenze europee”, differenziandosi così da soluzioni importate da altri mercati.

Per Stellantis, l’operazione rientra nella strategia globale di espansione dell’ecosistema di partner. Antonio Filosa, CEO del gruppo, ha sottolineato come la flessibilità delle piattaforme AV-Ready™ sia la chiave per offrire un’esperienza cliente ottimale. Filosa ha inoltre evidenziato l’aspetto ambientale: l’efficienza delle flotte autonome e condivise potrà contribuire attivamente alla riduzione del traffico urbano e dell’impronta di carbonio, trasformando la mobilità senza conducente in una realtà quotidiana affidabile per i cittadini europei.

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