FX Super One: il primo veicolo che ha un display al posto della griglia frontale

FX Super One: il primo veicolo che ha un display al posto della griglia frontale

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Faraday Future ha presentato ufficialmente il suo nuovo modello FX Super One, un grande veicolo elettrico multifunzione (MPV, ovvero Multi Purpose Vehicle) progettato per il mercato di massa. Ma al di là delle dimensioni generose o della tecnologia di bordo, ciò che colpisce immediatamente è il suo volto digitale: uno schermo anteriore interattivo che sostituisce la tradizionale griglia frontale e trasforma il veicolo in un’entità espressiva e comunicativa.

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Un’auto con un volto: il sistema F.A.C.E.

La sigla è F.A.C.E. – Front AI Communication Ecosystem – e definisce il primo sistema nel suo genere che rompe completamente con il concetto tradizionale di design automobilistico anteriore. Non si tratta di una semplice animazione grafica o di un’estetica alternativa: è un’interfaccia dinamica, capace di percepire, reagire e comunicare attraverso stimoli visivi e sensoriali.

In sostanza, ogni FX Super One può avere un volto diverso. Il sistema, supportato da intelligenza artificiale, permette al veicolo di cambiare espressione, inviare segnali visivi, e comunicare con il mondo esterno. Faraday Future lo descrive come “una macchina con cinque sensi”, in grado non solo di percepire ma anche di mostrare emozioni. È un salto concettuale: l’auto non è più un oggetto neutro, ma un soggetto con cui interagire.

Perché è importante

La griglia anteriore delle auto, quella bocca nera o cromata che ha dominato il volto dei veicoli per oltre un secolo, è sempre stata una componente estetica e funzionale. Serve per raffreddare il motore, per dare identità visiva, per marcare l’appartenenza a un marchio. Ma nei veicoli elettrici, la funzione termica si riduce drasticamente. Così molti costruttori l’hanno mantenuta per convenzione, con finte prese d’aria o forme astratte.

Faraday Future fa una scelta radicale: elimina del tutto l’illusione di un passato termico e la sostituisce con un pannello attivo, trasformando il “muso” in un display comunicativo. È un gesto che rompe con il retaggio dell’automobile tradizionale e apre a nuove forme di linguaggio tra macchina, conducente, pedoni e altri veicoli. Un’auto che ti guarda, che cambia espressione, che risponde. Non è più solo design: è interfaccia.

Il contesto: un MPV per famiglie e professionisti

Attorno a questo elemento iconico, il FX Super One costruisce un corpo ampio, alto e modulabile, tipico dei veicoli definiti MPV (Multi Purpose Vehicle), cioè mezzi pensati per offrire massima versatilità interna: spazio per passeggeri, bagagli, configurazioni flessibili, comfort esteso a tutte le file. La struttura include un passo lungo (oltre 3,3 metri) e una disposizione interna ottimizzata con pavimento piatto, sedili a gravità zero, e una vera zona lounge o ufficio mobile.

Il veicolo sarà disponibile negli USA sia in versione 100% elettrica sia, in futuro, con un’estensione di autonomia basata su una piattaforma ibrida connessa a un’intelligenza artificiale.

Un nuovo linguaggio tra uomo e macchina

L’altra innovazione centrale riguarda l’integrazione della cosiddetta Embodied AI Agent 6×4 Architecture, una piattaforma che supporta sei sistemi tecnologici (app, OS, hardware, meccanica, cloud e IA) coordinati da quattro sottosistemi principali (carrozzeria, powertrain, abitacolo e guida). Insieme, queste componenti permettono al veicolo di evolvere con l’utente, imparare comportamenti e reagire in modo predittivo e personalizzato.

Ma il cuore simbolico del progetto resta il volto. Una macchina che si esprime, che ha un’identità visiva dinamica, che comunica in tempo reale con chi le sta davanti. In un mondo dove l’intelligenza artificiale sta entrando nelle case e nelle conversazioni, Faraday Future tenta ora di portarla sulla strada, con una presenza fisica riconoscibile, emotiva, quasi antropomorfa.

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