Chi inquina di più: elettrica o termica? La risposta arriva dalla nuova app BMW

Chi inquina di più: elettrica o termica? La risposta arriva dalla nuova app BMW

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Nel dibattito sempre acceso sull’impatto ambientale delle auto elettriche rispetto a quelle a combustione interna, un elemento fondamentale è spesso trascurato: l’analisi basata su dati reali. Se da un lato i sostenitori della mobilità elettrica sottolineano l’azzeramento delle emissioni allo scarico, i detrattori insistono sull’elevato impatto ambientale della produzione delle batterie e dei veicoli stessi. Ma chi ha davvero ragione? Una nuova funzione lanciata da BMW potrebbe aiutare a spostare la discussione dal terreno ideologico a quello dei numeri.

A partire da giugno, gli utenti della My BMW App e della MINI App potranno accedere a un aggiornamento che permette di visualizzare la propria impronta di carbonio personale. Questa funzione si integra con “My Trips”, una sezione delle app già utilizzata da quasi due milioni di clienti in oltre 90 Paesi per analizzare le proprie abitudini di guida. L’obiettivo è semplice: fornire uno strumento chiaro, accessibile e basato su dati ufficiali per capire quanto inquina davvero ogni singolo viaggio.

Un’impronta personale basata su due insiemi di dati

Il calcolo dell’impronta di carbonio non si limita alle emissioni allo scarico. BMW ha adottato un approccio ampio e tecnologicamente neutrale, includendo sia i veicoli a combustione sia gli ibridi plug-in e le auto completamente elettriche. L’impronta viene così composta da due serie di dati distinti:

  • Emissioni d’uso: ogni percorso viene analizzato in base al consumo energetico effettivo. Per i veicoli termici, l’App calcola le emissioni di CO2 sulla base del carburante utilizzato. Per le auto elettriche, il calcolo si basa sul mix energetico nazionale medio, con la possibilità di confrontarlo con le emissioni potenziali nel caso si utilizzasse energia rinnovabile. I valori di riferimento sono forniti dall’International Energy Agency (IEA), organismo internazionale indipendente.
  • Emissioni di produzione: questa seconda componente include l’impatto ambientale derivante dalla produzione del veicolo, partendo dall’estrazione delle materie prime fino alla catena logistica e alla realizzazione del modello specifico. BMW fornisce già questi dati attraverso i suoi Vehicle Footprint Reports, certificati dall’ente TÜV Rheinland secondo metodologie riconosciute per le analisi del ciclo di vita (LCA).

Dati ufficiali al posto di ipotesi

Uno degli aspetti più interessanti dell’iniziativa è proprio la trasparenza. In un contesto in cui il confronto tra mobilità elettrica e termica è spesso alimentato da stime generiche o parziali, BMW sceglie di mettere nelle mani dei propri clienti una base dati concreta e ufficialmente certificata. L’utente può così valutare non solo quanto CO2 viene emesso durante ogni spostamento, ma anche qual è il costo ambientale complessivo della propria auto, includendo la fase produttiva.

Inoltre, grazie all’integrazione con l’Electric Vehicle Analysis introdotta nel 2024, chi possiede un’auto a combustione può anche simulare quanto una BMW elettrica si adatterebbe al proprio stile di guida. Dopo aver registrato almeno 200 viaggi e percorso più di 2.000 chilometri, l’applicazione stima quanti di questi tragitti avrebbero potuto essere completati con una singola carica del modello elettrico scelto, indicando anche le stazioni di ricarica più vicine alle destinazioni abituali. Un modo pratico per accompagnare la transizione verso una mobilità a basse emissioni, basandosi su dati reali e personalizzati.

Una transizione supportata dalla tecnologia

Con oltre 14 milioni di utenti in tutto il mondo e più di 100.000 che hanno già utilizzato l’analisi comparativa elettrica, le app di BMW e MINI si candidano a diventare strumenti sempre più centrali nella gestione quotidiana della mobilità. In un’epoca in cui la sostenibilità è una priorità, ma anche una fonte di controversie, offrire strumenti concreti per misurare il proprio impatto ambientale può rappresentare un passo significativo.

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Il nuovo aggiornamento non risolve il dibattito, ma sposta l’attenzione sulla misurabilità: ogni auto, ogni viaggio, ogni stile di guida ha un impatto specifico e quantificabile. Sapere esattamente quanto si inquina, sia con un’auto elettrica che con una termica, può aiutare a superare le semplificazioni e avvicinarsi a scelte più consapevoli.

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