Spesso, scorrendo i listini alla ricerca della prossima auto da consigliare o acquistare, ci si imbatte in modelli che, per qualche motivo, sono scivolati un po’ fuori dai radar. È esattamente quello che succede con la Hyundai Kona. Riscoprendola, viene spontaneo chiedersi: perché ce ne eravamo quasi dimenticati?
Probabilmente è una delle vetture più incomprese dell’attuale panorama automobilistico. La casa coreana ha compiuto un’operazione complessa e ambiziosa: condensare in 4,35 metri (le dimensioni classiche di un B-SUV) tutta la tecnologia e la cura costruttiva tipica dei segmenti superiori, come quelli della sorella maggiore Tucson o della gamma Ioniq. Il risultato è un’auto che merita di essere riscoperta, specialmente per chi cerca un’unica auto tuttofare per la famiglia.
Un design più maturo ed europeo
Il restyling ha portato alla Kona una ventata di “europeizzazione”. Se la prima generazione aveva linee che dividevano nettamente il pubblico, l’attuale versione ha smussato gli angoli, risultando più armoniosa.
In particolare, l’allestimento N-Line oggetto della nostra analisi (che porta la lunghezza a 4,38 metri grazie ai paraurti specifici) introduce dettagli che ne elevano la presenza scenica:
- Firma luminosa: La barra coast-to-coast anteriore per le luci diurne dona un aspetto futuristico, mentre i gruppi ottici principali restano in basso (Full LED, disponibili anche Matrix).
- Profilo laterale: La fiancata è diventata più “mascolina” e scolpita, con una linea trasversale che ricorda molto la Tucson.
- Dettagli N-Line: I passaruota sono in tinta con la carrozzeria (niente plastica grezza qui), e il posteriore sfoggia uno spoiler che alleggerisce il design, accompagnato da un doppio scarico cromato vero, un dettaglio ormai raro che denota carattere.
A livello costruttivo, basta aprire la portiera per notare la doppia guarnizione, un livello di cura e insonorizzazione che molti competitor diretti semplicemente non offrono.
Interni: il ritorno della fisicità e la cura del dettaglio
Salendo a bordo, non si trova una rivoluzione, ma una razionalizzazione intelligente. Hyundai ha scelto di andare controcorrente rispetto alla moda del “tutto touch”, mantenendo una piacevole fisicità nei comandi.
Il volante ospita tasti veri, non sfiorabili, facili da memorizzare e usare senza distogliere lo sguardo dalla strada. Anche il pannello del clima bizona, pur avendo un display digitale, si gestisce tramite tasti fisici per ventola e temperatura. È una scelta ergonomica che paga in termini di sicurezza e praticità: niente menu nascosti nell’infotainment per alzare la temperatura.
Tra le chicche tecnologiche e pratiche spiccano:
- Cambio by-wire: Il selettore è stato spostato dietro al volante, liberando completamente il tunnel centrale.
- Prese USB-C evolute: Ci sono due porte davanti e due dietro. La vera notizia è che supportano il Power Delivery fino a 60W. Questo significa poter ricaricare non solo smartphone in tempi record, ma anche alimentare un computer portatile.
- Ricarica Wireless intelligente: La piastra di ricarica ha la bobina centrale rialzata e gommata per garantire il contatto perfetto con il telefono e una dissipazione del calore ottimale.
La connettività è garantita dal sistema Blue Link. L’auto è sempre connessa tramite modulo cellulare: dall’app è possibile localizzarla, aprirla/chiuderla, controllare lo stato e persino gestire alcune funzioni da remoto.
Abitabilità: il miracolo dei 4 metri e 30
Dove la Kona stupisce davvero è nella gestione degli spazi interni. Nonostante un passo di 2,60 metri, l’abitabilità posteriore è da record per la categoria.
La plancia anteriore è stata scavata per offrire ampio spazio alle ginocchia del passeggero e del guidatore. Ma è dietro che si compie la magia: anche con il sedile anteriore regolato per una persona alta oltre 1,90 metri, chi siede dietro ha ancora aria per le gambe. Se il guidatore è di statura media (1,78 m), lo spazio posteriore diventa quasi da limousine.
È un’auto perfetta per una famiglia di 4 persone, capace di accogliere seggiolini e passeggeri adulti senza compromessi. L’unica pecca? Mancano le bocchette dell’aria posteriori, un dettaglio che stona in un abitacolo così curato, parzialmente compensato dalle prese USB dedicate.
Il bagagliaio
Il vano di carico offre 466 litri, un valore eccellente per una vettura di 4,35 metri. Il piano è modulare, i sedili si abbattono in configurazione 40/20/40 (comodissimo per caricare sci o oggetti lunghi) e c’è una furbata notevole: la cappelliera rigida può essere sganciata e fatta scorrere dietro i sedili posteriori quando non serve.
Inoltre, aprendo il cofano motore anteriore, troviamo i pistoncini idraulici al posto della classica astina. Un altro piccolo tocco di classe “premium”.
Motorizzazioni e prova su strada: il Full Hybrid che convince
La gamma Kona è variegata: si parte dal 1.0 benzina manuale (115 CV), si passa al 1.5 turbo benzina (150 CV) con cambio DCT, fino ad arrivare alla versione Full Hybrid, protagonista della nostra prova.
Il sistema ibrido eroga circa 141 CV combinati (101 termici + 43 elettrici). La grande differenza rispetto alle rivali giapponesi (come Toyota o Honda) sta nella trasmissione. Hyundai utilizza un cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti.
Come si guida?
- Nessun effetto scooter: Grazie al cambio vero, c’è un legame diretto tra giri motore e velocità. La guida è naturale, coinvolgente e priva di quel trascinamento tipico dei sistemi e-CVT.
- Dinamica: L’auto pesa poco per essere un’ibrida (tra i 1300 e 1400 kg) e la versione Hybrid monta sospensioni multilink al posteriore. Questo la rende precisa e piacevole tra le curve.
- Paddle al volante: Hanno una doppia funzione intelligente. In modalità Sport servono per cambiare marcia; in modalità Eco regolano l’intensità della frenata rigenerativa, fino a permettere quasi la guida “one-pedal”.
Consumi reali
L’efficienza è uno dei punti forti. In città, dove il sistema elettrico lavora di più, si toccano e superano facilmente i 20 km/litro. In un utilizzo misto (statale e autostrada), con una guida attenta si sta sui 18 km/litro, mentre con un piede più pesante o molta autostrada ci si assesta sui 16 km/litro.
Prezzi e conclusioni
La Hyundai Kona ha un prezzo di attacco di circa 26.700 euro per la versione 1.0 benzina base. Tuttavia, la gamma diventa interessante salendo di livello.
- La versione 1.5 Turbo N-Line (quella ricca di estetica e dotazioni) parte da circa 32.000 euro.
- La Full Hybrid, la più equilibrata per consumi e utilizzo a 360°, oscilla tra i 32.000 e i 35.000 euro a seconda dell’allestimento.
Considerando la dotazione tecnologica (spesso superiore a vetture di segmento C), la qualità costruttiva “coreana” e le soluzioni intelligenti di spazio, il prezzo è assolutamente competitivo. Spesso, grazie alle formule finanziarie della casa, è possibile portarla a casa con rate accessibili (intorno ai 150 euro/mese con anticipo).
In conclusione, la Kona è un’auto di sostanza. Forse meno appariscente di altre, ma capace di offrire concretezza, spazio e una tecnologia ibrida tra le più piacevoli da guidare sul mercato. Se cercate un’auto da famiglia che non vi faccia rimpiangere segmenti superiori, è il momento di rimetterla nella vostra lista dei desideri.