L’entusiasmo che aveva accompagnato la presentazione della concept Hyper Force sembra essersi scontrato con la dura realtà del mercato. Quella che doveva essere la visione brutale e futuristica della prossima generazione di Nissan GT-R (R36) non ha più un percorso così definito verso la produzione.
Se fino a poco tempo fa i vertici della casa giapponese descrivevano il progetto come un “sogno lucido tangibile”, indicando il 2030 come l’anno target per il debutto della super sportiva elettrica, oggi lo scenario è radicalmente mutato. La R35, uscita definitivamente di scena all’inizio del 2025 dopo ben 17 anni di onorata carriera, potrebbe dover attendere più del previsto per avere un’erede.

“Nessun piano chiaro”: le parole di Guillaume Cartier
A gettare acqua sul fuoco è stato Guillaume Cartier, product boss di Nissan. Nonostante il suo legame personale con il modello (“È qualcosa in cui credo, dato che ero responsabile del lancio della GT-R in Europa“), il dirigente ha ammesso candidamente che al momento non esiste un piano chiaro per il lancio della nuova supercar.
La casa automobilistica sta “esplorando diverse strade” per la prossima generazione, il che suggerisce che l’idea di una trasposizione diretta della Hyper Force in un modello di serie non sia più così scontata come appariva al momento dell’unveiling.
Il contesto globale: la crisi delle sportive elettriche
Il ripensamento di Nissan non avviene in un vuoto pneumatico, ma riflette una tendenza che sta colpendo l’intero segmento delle auto sportive premium. I produttori si trovano a fronteggiare una domanda globale di veicoli elettrici (EV) decisamente debole in questa specifica fascia di mercato.
Nissan non è sola in questa fase di stallo:
- Maserati ha rivisto i piani per la versione elettrica della sua supercar;
- Lotus ha posticipato il lancio dell’equivalente a batteria della Emira;
- Porsche ha deciso di estendere il ciclo di vita della 718 con motore termico;
- Polestar ha messo in secondo piano lo sviluppo della roadster elettrica Polestar 6.
Sebbene Cartier non abbia confermato esplicitamente se questo clima di incertezza generale sia la causa diretta dei dubbi sulla GT-R, ha sottolineato che un modello del genere non rappresenta una priorità in termini di volumi.
Un mercato di nicchia e il valore del brand
L’analisi di Cartier è pragmatica: “In Europa ci sono tre mercati principali per le auto sportive: Regno Unito, Svizzera e Germania. Al resto piacciono, ma non c’è un vero mercato”. Una dichiarazione che evidenzia la difficoltà di giustificare investimenti massicci per numeri di vendita che resterebbero comunque marginali.
Tuttavia, la porta non è completamente chiusa. La Nissan GT-R potrebbe sopravvivere non come generatore di entrate, ma come prodotto “halo”, fondamentale per l’immagine e la considerazione del marchio.
Cosa prometteva la Hyper Force?
Per gli appassionati, la speranza è che le specifiche tecniche promesse dalla concept Hyper Force non vadano perdute. Il prototipo era stato immaginato come una bestia da 1.341 cavalli (1.000 kW), spinta da un sistema a quattro ruote motrici e alimentata da batterie allo stato solido. Una scheda tecnica che l’avrebbe resa la degna erede, seppur silenziosa, del leggendario V6 biturbo che ha fatto la storia del marchio.
Resta ora da capire se Nissan riuscirà a trovare la quadratura del cerchio per trasformare questo “sogno” in una realtà su strada, o se Godzilla rimarrà in letargo ancora per molto tempo.


