TECH DRIVE
12/06/2025

Roma, caos e algoritmi: la guida autonoma di Tesla sfida la capitale

Dopo aver affrontato con successo una delle intersezioni più caotiche del continente, la rotonda dell’Arco di Trionfo a Parigi, Tesla prosegue il suo cammino verso la mobilità autonoma anche nel Vecchio Continente. L’azienda guidata da Elon Musk ha rilasciato un nuovo video ufficiale che mostra il funzionamento della tecnologia Full Self-Driving (Supervisionato) in uno scenario altrettanto complesso: le trafficate e imprevedibili strade di Roma.

Dall’Arco di Trionfo al Colosseo: le sfide urbane dell’FSD in Europa

Solo poche settimane fa Tesla aveva dimostrato le capacità del suo sistema di guida autonoma affrontando Place de l’Étoile, il gigantesco snodo attorno all’Arco di Trionfo, con una Model 3 di serie che, in modalità Full Self-Driving (Supervisionato), aveva attraversato con sicurezza una delle rotatorie più caotiche del continente. In quel contesto, il sistema aveva mostrato una padronanza sorprendente, gestendo l’assenza di corsie marcate, il flusso costante di veicoli e le manovre irregolari tipiche del traffico parigino.

Ora, il focus si sposta a sud, nella Città Eterna, dove le sfide non sono da meno. Il percorso documentato nel nuovo video pubblicato da Tesla si snoda tra il Campidoglio e il Colosseo, attraversando vicoli stretti, rotonde improvvisate, mezzi in doppia fila, scooter che zigzagano tra le auto e una topografia cittadina disegnata secoli prima dell’automobile. È uno scenario urbano unico, in cui ogni angolo racchiude storia, ma anche difficoltà logistiche per qualsiasi automobilista, umano o virtuale che sia.

Il test, svolto con una Model 3 di produzione dotata dell’hardware attualmente installato sui veicoli destinati ai clienti, rappresenta una nuova dimostrazione pubblica dell’affidabilità e reattività del sistema FSD supervisionato, anche in contesti storicamente ostili alla mobilità moderna.

Come funziona il Full Self-Driving (Supervisionato)

Il sistema FSD supervisionato non è frutto di magie tecnologiche, ma di un approccio radicale all’intelligenza artificiale e all’elaborazione visiva. A differenza di altri progetti di guida autonoma che si basano su sensori avanzati, lidar e mappe ad altissima risoluzione, Tesla punta tutto sulla visione artificiale. L’intero sistema si fonda esclusivamente su telecamere e reti neurali di tipo end-to-end, addestrate su miliardi di chilometri percorsi e su una quantità sterminata di dati reali provenienti dalla flotta globale dell’azienda.

Questa architettura simula il comportamento umano alla guida: gli "occhi" sono le telecamere, il "cervello" è un’intelligenza artificiale capace di elaborare in tempo reale ogni contesto urbano o extraurbano. Ma con due vantaggi chiave rispetto a un conducente umano: non si distrae mai e apprende continuamente. Tesla dispone oggi di oltre 7 milioni di veicoli connessi, i cui dati aggiornano costantemente il modello centrale. Solo nel 2024, il sistema ha accumulato 3,48 miliardi di chilometri percorsi in modalità FSD, un patrimonio statistico che nessun altro costruttore può vantare.

Test in Europa: la tecnologia incontra la realtà urbana

Il nuovo test a Roma rientra in una strategia più ampia, che punta a preparare il lancio commerciale del sistema anche nel mercato europeo, dove le regolamentazioni sono più stringenti rispetto ad altri Paesi. Attualmente, il Full Self-Driving (Supervisionato) è già disponibile in Stati Uniti, Canada, Messico e Cina, ma l’approdo nel Vecchio Continente richiede una fase di test avanzata e il confronto con le autorità nazionali e sovranazionali.

Nel video girato a Roma, disponibile sull’account X ufficiale Tesla Europe, si osserva la Model 3 destreggiarsi con fluidità, reattività e buon senso urbano, segnalando le manovre, riconoscendo veicoli e pedoni, e adattandosi ai comportamenti degli altri utenti della strada. Il software impiegato è una versione ingegneristica in fase di test, non ancora rilasciata al pubblico, ma basata sull’hardware attualmente installato nei veicoli già consegnati ai clienti.

Il messaggio implicito è chiaro: chi possiede oggi una Tesla – Model S, Model 3, Model X o Model Y – potrebbe ricevere queste funzionalità in futuro tramite aggiornamenti software, a condizione di avere l’hardware compatibile.

Non solo comodità: l’autonomia come sicurezza

Oltre a rappresentare un passo avanti tecnologico, la guida autonoma supervisionata si configura sempre più come uno strumento cruciale per la sicurezza stradale. I dati raccolti nel primo trimestre del 2025 parlano chiaro: i conducenti che utilizzavano Autopilot avevano una probabilità dieci volte inferiore di essere coinvolti in un incidente rispetto alla media generale. Questo dato conferma la direzione intrapresa da Tesla, che non mira solo a ridurre lo stress alla guida, ma anche a salvare vite.

Un passo alla volta verso il futuro

La scelta di ambientare il nuovo video promozionale nel cuore caotico della capitale italiana non è casuale. Roma è un laboratorio vivente di mobilità, in cui l’urbanistica storica si scontra quotidianamente con le esigenze della mobilità moderna. Mostrare il sistema FSD alle prese con questa realtà non ha solo valore dimostrativo: è un atto di trasparenza, che rende tangibile lo sforzo di Tesla per affrontare le sfide reali, lontano da test in ambienti controllati o percorsi idealizzati.

Non si tratta più di un sogno futuristico, ma di una tecnologia in fase di maturazione, alimentata da milioni di chilometri, da algoritmi sempre più raffinati e da una visione chiara: rendere l’autonomia accessibile e sicura per tutti.