Due supercar italiane per i Carabinieri: una Maserati MCPURA e una GIULIA Quadrifoglio destinate al trasporto urgente di organi

Due supercar italiane per i Carabinieri: una Maserati MCPURA e una GIULIA Quadrifoglio destinate al trasporto urgente di organi

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La flotta dell’Arma dei Carabinieri si arricchisce di due nuovi veicoli ad altissime prestazioni, progettati per uno scopo di vitale importanza: il trasporto sanitario urgente di organi e sangue. Questa mattina, presso il Comando Generale dell’Arma a Roma, sono state presentate ufficialmente una Maserati MCPURA e un’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, entrambe caratterizzate dalla livrea istituzionale.

La cerimonia di consegna si è svolta alla presenza del Comandante Generale dell’Arma, il Gen. C.A. Salvatore Luongo, e dei vertici di Stellantis, a sottolineare la natura strategica della fornitura.

Allestimenti speciali per missioni salvavita

Entrambi i modelli non sono veicoli di pattuglia ordinari, ma sono stati specificamente allestiti per garantire la massima rapidità e sicurezza durante le missioni sanitarie. Il trasporto di organi e sangue richiede infatti non solo velocità estrema per ridurre i tempi di ischemia, ma anche affidabilità assoluta e sistemi di conservazione adeguati, integrati nelle dotazioni speciali dei due veicoli.

Le caratteristiche tecniche dei nuovi mezzi

Le due vetture rappresentano punte di diamante della produzione automobilistica italiana, modificate per rispondere alle esigenze operative dell’Arma.

La Maserati MCPURA è un coupé dalle prestazioni elevate. È equipaggiata con il motore V6 Nettuno biturbo, capace di erogare 630 CV, che utilizza una tecnologia a precamera brevettata derivata dalle competizioni. La sua struttura si basa su una monoscocca in fibra di carbonio, soluzione che garantisce leggerezza e rigidità, essenziali per la stabilità e la sicurezza anche a velocità elevate e in condizioni impegnative.

Al suo fianco, l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio porta in dote il simbolo storico del Quadrifoglio Verde. La berlina è spinta da un motore V6 biturbo da 520 CV. La trazione è posteriore ed è gestita da un differenziale autobloccante meccanico, combinato con un assetto sportivo e dotazioni di sicurezza specifiche per le necessità operative dei Carabinieri.

Una prima volta per Maserati, una tradizione per Alfa Romeo

L’introduzione di questi due modelli segna un momento significativo per il parco auto dell’Arma. Per la Maserati, si tratta di un debutto assoluto: è la prima volta che una vettura del Tridente viene arruolata ufficialmente tra i mezzi dei Carabinieri.

Ben diversa è la storia del legame tra l’Arma e l’Alfa Romeo, un sodalizio che affonda le sue radici nel secondo dopoguerra. La prima collaborazione risale al 1951 con la 1900 M, nota al pubblico come “Matta”. Tuttavia, fu l’anno successivo, con la berlina 1900, che nacque la prima “Gazzella”, termine che nel gergo dell’Arma identifica i veicoli del pronto intervento.

La discendente diretta di quel modello fu l’iconica Giulia degli anni ’60, impiegata dal 1963 al 1968. Da quel momento, il legame è proseguito attraverso molti dei modelli più noti del marchio, tra cui Alfetta, 90, 75, 155, 156 e 159, fino ad arrivare alla versione della Giulia Quadrifoglio attualmente in dotazione.

La cerimonia e la collaborazione strategica

All’evento di presentazione di questa mattina hanno partecipato figure chiave di entrambe le organizzazioni. Per l’Arma dei Carabinieri, oltre al Comandante Generale Luongo, erano presenti il Capo di Stato Maggiore, Gen. C.A. Andrea Taurelli Salimbeni, e il Capo del IV Reparto “Sostegno logistico delle Forze”, Gen. D. Antonio Di Stasio.

Per il gruppo Stellantis, hanno presenziato l’Amministratore Delegato, Antonio Filosa, il Responsabile Enlarged Europe ed European Brands, Emanuele Cappellano, il Responsabile del marchio Alfa Romeo e COO di Maserati, Santo Ficili, e la Managing Director Stellantis Italia, Antonella Bruno.

Le dichiarazioni dei vertici

Nel suo intervento, il Comandante Generale Salvatore Luongo ha ringraziato i dirigenti di Stellantis, sottolineando come questa collaborazione vada oltre la semplice fornitura. Ha parlato di «un’autentica comunione d’intenti al servizio della collettività», evidenziando come l’affidabilità operativa di questi veicoli sia uno strumento cruciale per salvare vite. «E quando parliamo di salvare vite,» ha aggiunto Luongo, «parliamo della missione più alta che un’Istituzione possa avere».

Gli ha fatto eco l’Amministratore Delegato di Stellantis, Antonio Filosa, che ha espresso l’orgoglio del gruppo nel mettere a disposizione dell’Arma le due vetture. Ha definito la Giulia Quadrifoglio e la MCPURA «strumenti concreti per garantire rapidità e sicurezza in missioni di vitale importanza», rimarcando l’impegno dell’azienda nel coniugare la produzione automobilistica con la responsabilità sociale.

Questa fornitura rinnova quindi la partnership tra il gruppo automobilistico e l’Arma, mettendo la tecnologia avanzata dei veicoli italiani al servizio non solo della sicurezza pubblica, ma anche di compiti di pubblica utilità ad alto impatto sociale.

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